Srissa alla coscia. Interrogato da Marca sullo stato d’animo della sua squadra prima di affrontare la Spagna lunedì negli ottavi di finale, l’attaccante croato dell’Osasuna Ante Bodemir ha risposto: “Abbiamo combattuto in allenamento ieri (sabato). È un buon segno. Se davvero siamo così tra noi, saremmo sopra tutti”. Palle, mettere piede dappertutto e lottare per ogni palla… Immagina. È un buon segno. Mi rende più calmo”. Prima di addolcire le sue parole alla luce dell’entusiasmo del giornalista spagnolo: “Ma va tutto bene eh, normale, va tutto bene!”.
Perso nella traduzione. Sabato sera, durante la conferenza stampa prima della gara belga, il tecnico dei Red Devils ha dovuto riconciliarsi tra spagnolo e inglese, la sua lingua madre e la lingua del paese in cui si stanno svolgendo gli ottavi di finale. contro il Portogallo domenica sera (21:00), e l’inglese, la sua lingua d’elezione, quella che usa ogni giorno con i suoi giocatori e con i giornalisti. Ma il traduttore ha fatto fatica a seguirlo: quando Roberto Martinez ha risposto a una domanda in inglese, il traduttore ha ripetuto le parole dell’allenatore nella lingua di Shakespeare, senza tradurle, lasciando senza parole i giornalisti di lingua spagnola. La scena è durata una trentina di secondi, prima che il traduttore si rendesse conto del suo errore e riprendesse l’interpretazione, con un sorriso nella voce.
complesso inglese. Stefan Koontz, campione d’Europa 1996 con la Germania, conta sul peso della storia in vista della sfida degli ottavi di finale tra Inghilterra e Germania martedì: “Ho poche speranze che gli inglesi soccomberanno ancora una volta al loro compound tedesco Said Koontz, che ha segnato il pareggio” contro l’Inghilterra allo stadio di Wembley in semifinale, aprendo la strada alla finale e al titolo alla Manchamp Arena.
Mueller sostiene Kane. Interrogato sull’incapacità di Harry Kane di segnare agli Europei, il tedesco Thomas Muller ha spiegato: “I grandi attaccanti sono i giocatori più pazienti. Il marcatore è sempre all’erta. Spesso è quello che tocca meno la palla durante la partita, ma ha la foto più grande del giornale. Ma per noi non sarebbe un problema se mi farai la stessa domanda mercoledì prossimo, significa che anche lui non ha segnato contro di noi”. Germania e Inghilterra si incontreranno martedì a Wembley per gli ottavi di finale.
Atalanta dell’euro. “Non svegliarlo!” Lo ha annunciato sui social l’Atalanta Bergamo dopo il nuovo gol del capitano della nazionale italiana Matteo Pesina. Dea continua a vedere i suoi giocatori brillare di gioia nell’Eurozona. Con le reti segnate sabato agli ottavi di finale da Joachim Mahle contro il Galles (4-0) e Matteo Pesina contro l’Austria (2-1 prima di mezzogiorno), sono ora 6 le reti segnate dai giocatori del club. Due per Mihli e Besina (autore di 4 reti in sole 8 selezioni con l’Italia), e una per il tedesco Ruben Goossens e il russo Alexei Miranchuk. Dei nove giocatori dell’Atalanta selezionati per gli Europei, il russo è l’unico che non si è qualificato con l’ottavo posto. Un’altra testimonianza della crescita del club bergamasco, a cui nessun precedente Euro aveva partecipato, nel 2016 (e solo due ai Mondiali 2018).
La vendetta di Vialli-Mancini. Oltre alla gioia di Federico Chiesa, sabato sera allo stadio di Wembley c’è un’altra immagine che ha segnato la vittoria dell’Italia sull’Austria (2-1 prima di mezzogiorno): è un abbraccio infuocato tra il tecnico azzurro Roberto Mancini, il responsabile della delegazione italiana e il suo amico. Gianluca Vialli. Questo difficile successo, al termine dell’ampliamento del mitico stadio londinese, ha avuto un sapore ancora più speciale per due ex compagni di squadra del Genoa della Sampdoria. In questo parco londinese, hanno vissuto una delle più grandi delusioni che hanno condiviso come giocatori, quando l’FC Barcelona di Ronald Koeman li ha sconfitti (0-1 punti) nella finale di Champions League nel maggio 1992. La forza espelle questo ricordo insieme, l’uno nelle braccia dell’altro non era inestimabile. Sperando di poter tornare da lui in semifinale.
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