Il resto seguirà dopo questo annuncio
Anche se l’entusiasmo intorno a Fortnite è chiaramente diminuito dal suo lancio nel 2017, rimane comunque il gioco Battle Royale più popolare e più giocato fino ad oggi, soprattutto da quando la prima mappa è tornata senza build. Ad un certo punto, Google ha fatto tutto il possibile per convincere Epic Games a lanciare e monetizzare Fortnite sul suo negozio, ma non ha mai funzionato…
Un’offerta di Google difficile da rifiutare
Poco prima della sua uscita mobile, i creatori di Fortnite hanno ricevuto un’offerta difficile da rifiutare. Come conferma la causa tra Google ed Epic Games, la società tecnologica Ha offerto 147 milioni di dollari Per i possessori di Battle Royale. In cambio, volevano solo rilasciare il gioco nell’app store ufficiale di Android. Inutile dire che tale cifra non è stata sufficiente a convincere sviluppatori ed editori di quello che è considerato uno dei videogiochi più famosi della storia. Ecco perché le due società sono ora impegnate in una battaglia legale.
Google ha utilizzato ogni meccanismo a sua disposizione per cercare di convincere Epic Games a lanciare (e monetizzare) Fortnite tramite l’App Store, ma non ha avuto successo. I funzionari di Android non sono stati d’accordo con la decisione di Epic Games di aggirare i termini di servizio per i suoi dispositivi e hanno intrapreso azioni che la società ha interpretato come una violazione delle leggi statunitensi sulla concorrenza. In questo senso la lettura è chiara. Rifiutare i suddetti 150 milioni di dollari potrebbe cambiare per sempre la storia dei videogiochi – e delle app – sui dispositivi mobili.
Ha rifiutato 150 milioni di euro per cambiare la storia dei videogiochi
Se ci atteniamo a considerazioni puramente finanziarie, sembra che Epic Games abbia preso una buona decisione. Il piano di Google prevede di pagare 147 milioni di dollari in tre anni. Un importo che non avrebbe compensato ciò che i giocatori di Fortnite avrebbero perso semplicemente trovandosi nel negozio. Infatti, l’Android Store prende tra il 15 e il 30% dagli sviluppatori per ogni transazione effettuata attraverso i suoi sistemi. In questo senso, il processo avrebbe iniziato a generare profitti per Google (e una perdita per Epic) una volta che BR avesse raccolto tra i 500 e il miliardo di dollari su questa piattaforma. Per darti un’idea, prima del suo primo anno su iOS, il gioco gestiva gli stessi 500 milioni di dollari di entrate (tramite Torretta di sensori).
Nessuno si aspettava che i ricavi per la versione mobile di Fortnite fossero così alti, ma i dirigenti Android avevano paura di due cose. Innanzitutto, hanno stimato che l’assenza di Fortnite nell’App Store potrebbe comportare un calo di 150-250 milioni di entrate raccolte dallo store. Ma soprattutto temevano che questa decisione potesse essere contagiosa. Altre aziende potrebbero prendere spunto dalla decisione di Epic Games, portando a perdite crescenti nel corso degli anni. Se questa possibilità sarà confermata, il deficit salirà da 550 milioni di dollari a 3,6 miliardi di dollari.