L’attrice francese Josiane Balasco è ospite d’onore e membro della giuria dell’International Fantastic Film Festival di Neuchâtel, NIFFF. Durante un’intervista domenica alle 19:30 su RTS, l’icona del cinema ha condiviso la sua passione per la fantascienza.
Josiane Balasco ha conquistato il cuore degli svizzeri con i suoi tanti ruoli: da Madame Muscin in “Garbage Santa Claus” (1982) a Colette, la segretaria che ammalia il suo capo in “Too Nice for You” (1989), senza dimenticare Marie Jo in “Gazon Maudit” (1995). Questo film, da lei diretto, ha vinto il Premio César per la migliore sceneggiatura nel 1996.
L’attrice ha iniziato la sua carriera con la band Splendid, con la quale ha suonato in particolare in “Les Bronzés font du ski” (1979). A quarantacinque anni dalla sua prima apparizione, si diverte ad esplorare nuovi mondi, alla lavagna, davanti alla telecamera o sdraiata sulla carta. Attualmente sta mostrando “Golden Hands” (2023) di Isabelle Mergault.
>> Foto di Josiane Balasco alle 19:30:
Una generazione perduta
Domenica la francese ha parlato del clima sociale del suo Paese, colpito dai saccheggi, che vengono compiuti soprattutto dai giovani. “Penso che sia una generazione perduta”, ha detto in un’intervista con RTS alle 19:30. L’unico punto positivo, ha dichiarato Josiane Balasco, “è che siamo con le spalle al muro”. “Dovremo rimboccarci le maniche e trovare soluzioni”.
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Una passione per la fantascienza
Pubblicata nel 2019, la straordinaria raccolta di racconti di Josiane Balasco, intitolata “Gamaipolo”, mette in mostra la sua passione per la fantascienza. È iniziato quando aveva vent’anni, negli anni Settanta. “Era la cultura popolare, era l’emergere di molti mezzi di espressione”, compresa la diffusione delle notizie anglosassoni in Francia.
L’ospite d’onore del NIFFF – il Festival Internazionale del Film Fantastico, che si svolge a Neuchâtel – ha confermato soprattutto la sua passione per gli zombie, “e non sono i più cattivi”. Nella longeva serie americana, gli umani e gli umani finiscono sempre per interpretare questo ruolo. D’altra parte, gli zombi si accontentano di mangiare “il cervello di coloro che tornano utili”.
Intervista condotta da Jennifer Coffo
Adattamento web: Mérande Gutfreund