Pubblicato su :
Il colosso italiano degli idrocarburi Eni è pronto a pagare 20 milioni di euro per sbloccare la sospensione delle consegne di gas russo in Italia. Sabato scorso Gazprom aveva sospeso le consegne adducendo l’impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria.
Secondo Eni, la sospensione del gas russo che attraversa in gasdotto la vicina Austria non è dovuta a ragioni geopolitiche. L’azienda italiana cita problemi finanziari. Gazprom rifiuta di pagare una garanzia al vettore austriaco che ammonta a 20 milioni di euro.
Il colosso russo vuole pagarlo in rubli, cosa che non è più possibile a causa delle nuove normative entrate in vigore il 1° ottobre. Per riavviare le consegne di gas russo, Eni propone quindi di pagare il conto in euro al posto di Gazprom.
L’Italia riceve la maggior parte del gas russo attraverso un gasdotto che attraversa l’Ucraina e l’Austria. Le consegne sono diminuite drasticamente dall’invasione dell’Ucraina, che ha spinto l’Italia a trovare altri fornitori, in particolare africani. Il Paese, che afferma di aver raggiunto i suoi obiettivi di stoccaggio per questo inverno, afferma di poter fare a meno del gas russo, ma non prima del 2024.
► Leggi anche: Gazprom sospende le consegne di gas naturale a Eni
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.