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Emmanuel Macron mette in guardia Benjamin Netanyahu dal “trasferimento forzato di popolazione” a Rafah

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Emmanuel Macron mette in guardia Benjamin Netanyahu dal “trasferimento forzato di popolazione” a Rafah

Durante un'intervista telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito che “il trasferimento forzato dei residenti costituisce un crimine di guerra” mentre lo Stato ebraico mostra la sua determinazione a effettuare un attacco via terra contro questa città situata nel sud della Striscia di Gaza .

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Parigi si oppone fermamente all'attacco a Rafah. Il presidente francese Emmanuel Macron ha alzato la voce domenica 24 marzo nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, avvertendo che “il trasferimento forzato della popolazione costituisce un crimine di guerra” mentre lo Stato ebraico si prepara a un attacco di terra nella città meridionale di Gaza, dove più di due sono presenti. Si sono radunati un milione di palestinesi.

Durante un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano, il presidente francese ha condannato fermamente i recenti annunci israeliani sulla colonizzazione, mentre venerdì Israele ha annunciato il sequestro di 800 ettari di terreno nella Cisgiordania occupata.

Benjamin ha anche informato Netanyahu della sua intenzione di presentare un progetto di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell’ONU chiedendo un “cessate il fuoco immediato e permanente”.

Mosca e Pechino si sono opposte ad una proposta di risoluzione simile avanzata venerdì da Washington, denunciando in particolare il testo “ipocrita”.

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Cinque mesi e mezzo di guerra devastante hanno messo la Striscia di Gaza in una situazione umanitaria catastrofica.

Il presidente francese ha insistito affinché Israele apra “senza indugi e senza condizioni tutti i valichi terrestri esistenti nella Striscia di Gaza”.

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La guerra è scoppiata il 7 ottobre dopo un attacco senza precedenti di Hamas sul territorio israeliano, che ha portato all'uccisione di almeno 1.160 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio redatto dall'Agence France-Presse sulla base di fonti ufficiali israeliane.

Secondo queste fonti, circa 250 persone sono state rapite, 130 delle quali sono ancora in ostaggio a Gaza, e si ritiene che 33 di loro siano morte.

In risposta, Israele ha promesso di eliminare Hamas, che detiene il potere a Gaza dal 2007. Il suo esercito ha lanciato un'offensiva che ha ucciso 32.226 persone a Gaza, secondo l'ultimo rapporto del ministero della sanità del movimento islamico.

Con l'Agenzia France-Presse

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