martedì, Novembre 19, 2024
EconomiaÈ venuto a mancare Roberto Maroni, personaggio storico della Lega Nord ed...

È venuto a mancare Roberto Maroni, personaggio storico della Lega Nord ed ex ministro dell’Interno italiano

-

Personaggio storico del Carroccio, più volte membro del governo e figura unica nel panorama politico italiano, Roberto Maroni è morto il 22 novembre, a Lozza, in Lombardia, all’età di 67 anni, dopo una lunga malattia. Insieme a Umberto Bossi, fondatore della Lega Nord, che conosceva dalla fine degli anni ’70, Maroni è stato uno dei tutelari di una famiglia politica che muoveva da un’agenda autonomista incentrata sulle ricche regioni del nord d’Italia a scopo nazionale, a destra d’Italia. Tra i primi parlamentari inviati a Roma dagli elettori leghisti nel 1992, Maroni è stato ministro tre volte nelle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi.

Leggi anche Italia: La Lega, formazione populista passata dall’autonomia alla sovranità

Al culmine di una carriera politica segnata da momenti di tensione con la guida del suo partito, ha ricoperto, dal 2013 al 2018, la presidenza della Lombardia, una delle regioni più ricche d’Europa dove, all’ombra della potente Milano, il Paese capitale economico. In gioco c’è la prosperità dell’Italia. A Varese, sua città natale, nel cuore di questo nord operoso, il signor Maroni ha voluto continuare la sua carriera politica prima di essere costretto ad abbandonare la sua candidatura alle elezioni comunali del 2021, colpito da un tumore. Il partito che ha lasciato resta una componente fondamentale della destra italiana e appartiene alla coalizione che ha vinto le elezioni legislative a settembre. La Lega, che nel 2017 aveva rinunciato a riferirsi al Nord Italia con il suo nome, si è comunque ritirata nelle sue roccaforti storiche, guidata da Matteo Salvini che non condivideva i sospetti sull’Europa di Maroni, criticandolo aspramente per i recenti deludenti risultati elettorali. .

READ  Aggiornamento sull'invasione russa dell'Ucraina

Attratto da idee di indipendenza

L’identità politica di quest’uomo del Nord, che ha fatto di un paio di spessi occhiali dalla montatura rossa il suo tratto distintivo, era infatti legata alle tradizioni più moderate e provinciali della Lega, contrapposte al populismo e al nazionalismo mutuati dalla sua corrente. capo. Appartenente alla generazione dei fondatori, ha conosciuto Umborto Bossi, leader storico della Lega Nord nel 1979, quando nelle province italiane stava emergendo un senso di autonomia. Tra le tante formazioni regionali emerse successivamente, si distinse la Lega Lombarda di Bossi.

Nata nel 1984 attorno alla richiesta di autonomia basata su criteri etno-culturali, il rifiuto dell’autorità romena e “parassiti” Nei paesi del sud ha ottenuto i suoi primi successi elettorali. Roberto Maroni è attratto dalle idee di autonomia, e ne accompagna la crescita e l’avvicinamento alla Lega di Venezia, che nel 1989 crea la Lega Nord (formatasi come partito nel 1991). L’Italia in quel momento era alla vigilia di una catastrofe politica, di cui avrebbe dovuto beneficiare questa formazione, nata dal rifiuto dei giochi politici tradizionali. Perché all’inizio del 1992, i giudici di Milano hanno scoperto casi di corruzione tentacolare che coinvolgono essenzialmente tutti i partiti politici che hanno condiviso il potere dalla fine della seconda guerra mondiale.

Hai il 52,86% di questo articolo da leggere. Quanto segue è riservato agli abbonati.

articoli Correlati

ultimi post