Una coppia francese ha in programma di sporgere denuncia contro le istituzioni mediche che hanno tardato a diagnosticare un tumore nella loro figlia.
Shiloh, 13 anni, è morta nel dicembre 2021 di sarcoma mammario, un tumore estremamente raro.
La madre dell’adolescente, Diane, ha detto al giornale: “Quando ho detto che era un cancro, mi è stato detto: signora, un cancro al seno di 12 anni, non esiste”. Parigi.
Nel marzo 2021 sono comparsi i primi sintomi quando Shiloh ha lamentato dolore al petto sinistro.
Secondo sua madre, erano visibili “piccoli brufoli e una specie di buccia d’arancia”.
Quindi la donna porta la bambina in un centro di imaging ginecologico dove un medico anziano diagnostica la mastite, un’infezione al seno.
Un mese dopo, la famiglia si è recata al pronto soccorso di un ospedale della regione parigina dove il personale medico non lo aveva visitato a causa della sua età.
In questo momento è in corso una nuova diagnosi di mastite. Vengono prescritti antibiotici e si consiglia alla famiglia di visitare un dermatologo.
“Era molto stanca e faceva fatica a stare in piedi”, dice la madre.
Shiloh era tornata in un altro ospedale quando sua madre aveva appena scoperto delle macchie sulle sue lenzuola, segno che i suoi seni stavano iniziando a trasudare.
Questa volta non è stata fatta alcuna diagnosi e alcuni assistenti hanno persino sospettato un abuso.
La famiglia ottiene finalmente un appuntamento per una biopsia che conferma il peggio: emangiosarcoma mammario di secondo grado.
Shiloh, che avrebbe appena compiuto 13 anni, morirà l’8 dicembre 2021, quattro mesi dopo l’inizio della chemioterapia.
Diane è sicura che sua figlia abbia pagato per la visita medica e intende citare in giudizio varie istituzioni sanitarie.
“Bloccato nel tempo, c’era la possibilità che avrebbe funzionato. Anche se ci fossero voluti dieci anni, sarei andato fino in fondo”, ha detto.
“Non avremmo dovuto mandare Shiloh a casa nelle sue condizioni. I medici non sapevano cosa avesse, avrebbero dovuto tenerla”, ha detto l’avvocato dei genitori, Anna Sabine Dossenaud, che intende rifiutare le cure.