La maggior parte degli analisti ritiene che la contrattazione nel settore pubblico non risolverà tutti i problemi. Hanno ragione.
Finché il governo non affronterà le cause che affliggono le nostre reti educative e sanitarie, non saremo in grado di raggiungere l’efficienza.
I ministri del CAQ affermano di volere una maggiore efficienza nei servizi chiedendo maggiore flessibilità ai sindacati. Tuttavia, le loro spiegazioni rimangono contorte e nascondono il loro desiderio di disporre dei dipendenti a loro piacimento.
Lo psicodramma dei mandati tardivi serve soprattutto a distogliere l’attenzione dalle loro vere intenzioni, in questo caso, di rompere i sindacati e distruggere i diritti collettivi.
Il Ministro Dube lo ha affermato chiaramente quando ha fatto riferimento alla Legge sullo Statuto Personale. È più facile controllare un individuo che controllare l’intero gruppo.
I veri problemi
La mancanza di personale, il crescente ricorso al settore privato nel campo della sanità e l’orientamento dei giovani verso le scuole private o verso progetti selettivi nel campo dell’istruzione sono le ragioni del fallimento delle nostre reti.
- Ascolta l’intervista a Regan Barnett, ex presidente del CSQ dal 2003 al 2012, via Radio QUB :
Nella situazione neoliberista, i nostri governi hanno ridotto la spesa pubblica. La corsa al risparmio ha gravemente deteriorato i nostri servizi pubblici.
Le tasse non sono più sufficienti a garantire l’accesso di tutti a servizi pubblici di qualità. I ricchi pagano di tasca propria per accelerare le cure o iscrivere i propri figli in scuole d’élite, lasciando le briciole ai poveri.
Circolazione del vento
Il ricorso al settore privato non ha migliorato i nostri servizi sanitari o educativi. Al contrario, contribuisce al degrado con la mancanza di risorse umane che crea.
È una battaglia difficile quella che i sindacati devono combattere per ottenere un cambio di rotta. Da questo dipende il futuro dei nostri servizi pubblici e la loro stessa esistenza!
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