La giustizia italiana si interroga sull’arrivo troppo tardivo dei soccorsi durante l’affondamento del barcone di migranti domenica nel sud del Paese, dove 211 migranti sono stati ancora soccorsi venerdì dalla guardia costiera.
Secondo le informazioni disponibili in questa fase, tra l’avvistamento dell’imbarcazione con a bordo circa 180 persone e l’inizio dei soccorsi nella notte tra sabato e domenica passano sei ore, mentre la nave sovraccarica era già affondata poco distante dalla riva, nel bel mezzo di una tempesta, probabilmente dopo aver colpito un banco di sabbia.
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Secondo l’ultimo rapporto ufficiale pubblicato dalla prefettura di Crotone, la città della Calabria dove una cappella in fiamme ospita le bare delle vittime, 68 persone sono morte in questa tragedia, dopo il ritrovamento giovedì del corpo di un giovane adulto. Sono state identificate 54 vittime, di cui 48 di nazionalità afgana, tre di nazionalità pakistana, una di nazionalità siriana, una di nazionalità palestinese e una di nazionalità tunisina, secondo quanto riferito dalla prefettura.
Stabilisci la cronologia
La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un’inchiesta sull’ente di soccorso per accertare se possibili reati siano stati commessi attuando le operazioni in ritardo. Ai Carabinieri è stato quindi affidato il compito di ricostruire la cronologia delle segnalazioni pervenute alla Guardia Costiera e alla Dogana e le azioni intraprese successivamente.
L’Agenzia europea di sorveglianza delle frontiere, Frontex, aveva fatto sapere all’inizio della settimana che un suo aereo di pattuglia aveva avvistato sabato sera un’imbarcazione “in forte sovraccarico di passeggeri”, partita la scorsa settimana da Izmir in Turchia e diretta in Italia. Ha quindi allertato le autorità italiane.
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Dai dati raccolti dai carabinieri, la Procura della Repubblica dovrà stabilire se sono state rispettate le regole del soccorso in mare o se sono stati commessi errori, e se sì da parte di chi. Secondo la legge italiana, i possibili reati commessi in questo caso sono “omessa assistenza a persona in pericolo” e “negligenza che ha causato una catastrofe”.
Altre 211 persone soccorse venerdì
La cartella dei migranti è un tema politico molto delicato in Italia, Paese di primo ingresso dove negli ultimi anni sono arrivati centinaia di migliaia di migranti. Roma critica i suoi partner nell’Unione Europea per la mancanza di solidarietà. Secondo il ministero dell’Interno italiano, dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia più di 14.000 migranti, di cui 1.700 minori, rispetto ai circa 5.500 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Nella notte tra giovedì e venerdì, due motovedette della guardia costiera italiana hanno soccorso un peschereccio in difficoltà a sud della piccola isola di Lampedusa, situata tra Sicilia e Tunisia. I 211 migranti raccolti sono stati portati al porto di Lampedusa, e il presunto scafista è stato consegnato alla polizia.