Un contingente di cultura politica araba batte costantemente il tamburo della razionalità, del secolarismo, della modernità e dell’illuminismo. Alcuni elementi di questa contingenza calunniano “arabi” e “musulmani” – indistintamente – per non aver adottato questi valori. Altri parlano di questi valori come se fossero improvvisamente “nati” nelle società o “irrompessero” nel mondo sociale. Nella retorica ispirata all’epica, che a sua volta si ispira alle azioni turbolente della natura, sostengono che la storia inizia solo dopo l’inizio della leggenda.
Nel frattempo, un terzo gruppo lancia insulti all'”Occidente” per averci presumibilmente impedito di diventare moderni, razionali e laici. Spesso queste tre voci escono dalla stessa bocca, mentre presentano (male) la questione in termini strettamente binari: progresso e arretratezza, civiltà e arretratezza, trasformazione e stagnazione… Questi argomenti sono saldamente ancorati nei testi. Tuttavia, l’impatto dei testi ha i suoi limiti, e sono i fatti, in larga misura, a dettare la loro interpretazione. Per fare solo un esempio, nonostante la posizione negativa della religione sulla poesia, le società arabe hanno una delle più alte proporzioni di poeti al mondo.
L’importanza di questi valori (razionalità, laicità e illuminismo) non può essere contestata, né si può negare che devono essere radicati nella regione araba se vuole ancora progredire e avanzare. Tuttavia, aggirarsi costantemente attorno a questa richiesta non ha alcun impatto reale, né rende la razionalità e il secolarismo un grammo più popolare.
N.d.R.: Mosaïque è una rassegna stampa che offre al lettore una panoramica selettiva e rapida dei temi chiave trattati da rinomati quotidiani e media del mondo arabo. Le notizie arabe in francese si accontentano di una pubblicazione molto sommaria, rimandando il lettore direttamente al link dell’articolo originale. L’opinione espressa in questa pagina è propria dell’autore e non riflette necessariamente quella di Arab News in francese.
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.