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Di fronte ai vincoli di budget, Giorgia Meloni sta abbandonando alcune promesse

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Di fronte ai vincoli di budget, Giorgia Meloni sta abbandonando alcune promesse

Gli interventi del ministro italiano dell’Economia sono rari. Ha scelto l’incontro di amicizia tra i popoli riminesi per fare il suo ritorno politico. Una festa cattolica che riunisce ogni anno sulla riviera adriatica i massimi rappresentanti della scena politica e sociale d’oltralpe. A queste riunioni partecipano la maggior parte dei ministri e spesso lo stesso Presidente del Consiglio. Giancarlo Giorgetti avverte che preparare la prossima manovra finanziaria sarà “complicato” a causa del rallentamento economico e del persistente aumento dell’inflazione che sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie.

Bilancio complesso

Riconoscendo impotenza o prova di pragmatismo, il ministro dell’Economia non ha cercato di nascondere le difficoltà dell’autunno, che si preannuncia “caldo”. Lunedì prossimo il governo Meloni tornerà al potere, ma Giancarlo Giorgetti è già al lavoro per preparare la legge finanziaria. “Non potremo fare tutto”, ha avvertito. Dato il forte rallentamento della crescita e dell’inflazione, che continua a raggiungere livelli record, è necessario stabilire delle priorità. «Non possiamo permetterci di sprecare le risorse disponibili e sosterremo soprattutto le famiglie e le imprese a basso reddito», ha promesso la grande finanziatrice Giorgia Meloni.

La promessa elettorale di estendere a tutti i contribuenti la flat tax, che limita al 15% le tasse per gli imprenditori il cui reddito non supera i 65mila euro annui, non verrà quindi mantenuta. Così come rendere più flessibile la riforma Fornero adottata nel 2011, che fissa l’età pensionabile a 67 anni. “Il calo della natalità a cui stiamo assistendo rende impossibile qualsiasi cambiamento del sistema pensionistico a medio e lungo termine”, avverte Giancarlo Giorgetti.

Speranza in una maggiore flessibilità europea

Pertanto, il margine di manovra del governo è limitato. Giorgia Meloni ha chiesto ai ministeri di essere quanto più discreti possibile e si aspetta tagli di bilancio per 1,5 miliardi di euro. Nonostante la situazione già molto deteriorata delle finanze pubbliche nelle Alpi, un ampliamento del deficit sembra inevitabile. Il disavanzo pubblico è salito al 12,1% del Pil nel primo trimestre, rispetto all’11,3% nello stesso periodo del 2022, secondo i dati Istat pubblicati all’inizio dell’estate.

Giancarlo Giorgetti ribadisce: “Siamo un governo responsabile, ma l’Unione europea deve comprendere il momento storico che stiamo vivendo perché viviamo ancora in tempi eccezionali. Altrimenti tutto diventa più complicato e addirittura autodistruttivo”. La riforma del Patto di stabilità verrà adottata: “Entro la fine dell’anno, entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 e sostituirà le vecchie regole”.

A Francoforte siamo molto attenti a rispettare le normative. Pertanto, secondo il Corriere della Sera, la Banca Centrale Europea si prepara a inviare una lettera al governo italiano per esprimere obiezioni al suo progetto di imporre una tassa eccezionale sugli utili bancari. Lo ha annunciato Giorgia Meloni senza prima informare Bankitalia o la stessa Bce, come previsto dalle norme europee.

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