Si dice che la sfortuna non arriva da sola. Sconfitto 6-3, 6-3 nel primo turno dell’ATP Masters 1000 a Cincinnati duramente domenica contro l’argentino Guido Pella (ATP 93) in una rivincita dopo un infortunio alla caviglia subito ad Halle a metà giugno, David Goffin vacilla in classifica World Professional Tennis Players. Il 30enne Liégeois, che ha ricominciato a provare nella pelle del 19esimo mondo, scenderebbe almeno al numero 30 nella gerarchia.
L’interpretazione di questa caduta è semplice e legata al famoso sistema di “punti di difesa” implementato da ATP e WTA. Un finalista in Ohio nel 2019 contro il russo Daniil Medvedev – il suo miglior risultato in carriera in un torneo di questo calibro – vedrebbe il totale di 590 punti di David Goffin scendere dalla sua capitale quando la pandemia di coronavirus ha congelato la classifica lo scorso anno.
Improvvisamente, lunedì prossimo, il numero 1 belga avrà solo 1.923 punti sul suo bancone. David Goffin, che la prossima settimana sarà all’ATP 250 a Winston-Salem, sperando di recuperare il suo ritmo in vista degli US Open, potrebbe essere fuori dai primi 30 se l’italiano Fabio Fognini raggiunge i quarti di finale a Cincinnati. È anche la prima volta da metà giugno 2019 che un nativo di Rocourt è stato trovato a questo livello nella gerarchia globale.
Nonostante il suo titolo all’ATP 250 Championship a Montpellier a fine febbraio, e i quarti di finale dell’ATP Masters 1000 a Monte Carlo ad aprile, David Goffin punta solo al 47° posto in gara, la classifica dell’anno 2021.
“Fanatico della cultura pop. Ninja zombi estremo. Scrittore professionista. Esperto di Internet”.