Da lunedì riaprono bar e ristoranti in Italia (Piemonte)! In effetti, la zona di confine come gran parte dell’Italia è classificata come “gialla” che apre la strada a bar, ristoranti e musei per riaprire fino alle 18:00!
Surreale vedere i nostri ristoranti chiusi a Brianconnais o Ubaye ei ristoranti dei nostri amici italiani aperti a pochi chilometri di distanza!
Quindi dovremmo aspettarci una corsa dei francesi in Italia a metà giornata? Non sono sicuro … da domenica 0 ore, abbiamo davvero bisogno di un test PCR per attraversare il confine … tranne per i residenti di frontiera come ha spiegato il Primo Ministro
“Qualsiasi ingresso in Francia da un paese dell’UE sarà subordinato al completamento del test PCR, ad eccezione dei lavoratori transfrontalieri, tutti i viaggi da e verso tutti i territori d’oltremare saranno inoltre soggetti alla produzione di validi motivi a partire da domenica”.
In Italia le stazioni sciistiche restano chiuse fino al 15 febbraio “almeno” come avviene in Germania. Questo non è ancora il caso di Andorra, Svizzera, Austria e Spagna. I residenti possono scendere i pendii lì, anche se in condizioni degradate.
L’Italia è controcorrente. Queste le parole di Walter Ricciardi, esperto di sanità pubblica che sta assistendo il Ministero della Salute italiano sulla pandemia di coronavirus. Venerdì 29 gennaio, il paese ha annunciato l’allentamento delle restrizioni sanitarie in diverse regioni.
Da domenica 31 gennaio Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Provincia Autonoma di Bolzano saranno al livello di allerta “arancione” (rischio medio), mentre il resto dell’Italia sarà al livello “giallo” (rischio moderato) . Il corridoio al livello “giallo” apre la strada alla riapertura di bar, ristoranti e musei. Il Vaticano ha anche annunciato che riaprirà i suoi musei da lunedì 1 febbraio, tranne nei fine settimana.
Questa buona notizia in Italia contrasta con la situazione europea. In Inghilterra, la barriera dei 100.000 morti è stata superata e il paese è stato frenato per diverse settimane. In Francia, l’esecutivo ha esitato per diversi giorni sulla possibilità di un ricontenimento, ma finora ha scelto di rafforzare i controlli di polizia e chiudere i supermercati di oltre 20mila metri quadrati. L’Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito giovedì che è “troppo presto per allentare” le restrizioni dovute alla diffusione del virus “che è ancora molto alta”.
Inoltre, l’Italia continua ad affrontare una grave crisi politica, mentre la terza economia dell’Eurozona deve affrontare una grave recessione. Il 26 gennaio il premier Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni nel tentativo di riconquistare un’ampia maggioranza e portare avanti le sue riforme.
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