Gennaro Esposito? Il maestro due stelle di Torre del Saracino de Vico Equense, sulla strada che porta, in Campania, da Napoli alla Costiera Amalfitana. È lui a firmare quest'anno il menu italiano dell'Apogée di Courchevel, proseguendo una collaborazione tra lui e il gruppo Oetker iniziata a Capri. La stanza che un tempo ospitava Koori, un tavolo giapponese, è stata ridisegnata con eleganza e allegria, bicchieri e tovaglie che mettono in risalto lo Stivale.
E quanto alla cucina, qui ci concediamo cose vivaci, fragranti, squisite, cucinate da una squadra – chef e pizzaiolo guidata dal maestro Gennaro – competenti in materia. Esempi? La pizza di Grotta Marinara con pomodoro, origano, aglio e olio al basilico, il vitello tonnato “come a Capri”, con la sua emulsione di acciughe e capperi, i tortelli “alla genovese”, con cipolle, fonduta di parmigiano e tartufo nero.
I dolci della giovane pasticcera pugliese Tanya Colella, già del Four Seasons George V, con Michael Bartocetti, sono presenti, come il tiramisù, con mascarpone, caffè arabica, cacao o la “Nocciola”, abbinando delicatamente nocciola Piemonte, cioccolato al latte e gelato alla nocciola.
E sul fronte dei vini, il giovane direttore del ristorante, Vincent Arhuro, che subentra al nuovo amministratore delegato Géraud Tournier, che un tempo conoscevamo come sommelier stellato al Ledoyen, propone squisite perle toscane, come Le Crocine di Marzichi Lenzi o il Libero della Tenuta Fuoro Mondo, senza dimenticare lo squisito bianco Pietrabianca millesimato di Castel del Monte della Tenuta Bocca di lupo. Viva Italia a Courchevel!