Alla fine dell’anno, i nostri critici cinematografici vi presentano il loro meglio del 2022. Il secondo di tre biglietti.
Ci sono quei film rari che toccano direttamente i nostri cuori, e ognuno di loro sembra essere stato fatto per noi e solo per noi. Questi film che amiamo sono al di là della ragione e del ragionevole. Tale fulmine, dal famoso “Coup …” è caduto su di me dalle prime foto di Pinocchio di Guillermo del Toro.
D’accordo, questo lungometraggio è iniziato con pochi passaggi. Nella sua versione originale, scritta da Carlo Collodi e pubblicata nei primi anni Ottanta dell’Ottocento, Pinocchio È una storia di cui vado fiero. E poi, sono un grande fan del lavoro di Guillermo del Toro – sì, fino a questo margine Pacifico. Il fatto che questa storia e il regista si uniscano in una tecnica di animazione mi commuove fino in fondo – fotogramma per fotogramma, o Fermare il movimento – mi ha spinto in un complesso di grandi speranze.
Questo, anche se ha lasciato l’impresa anche con due “colpi” a suo carico: due nuove versioni sono già approdate sugli schermi nel 2021-2022. Uno, massiccio, firmato Mathieu Jaron. L’altro, mancato gravemente, tiene la frizione di Robert Zemeckis. Potrebbe essere troppo? C’era il rischio di “pininite” acuta? No.
questo è Pinocchio Si annida profondamente nel mondo di Guillermo del Toro, che lo abbraccia con bellezza abbagliante: la fata turchina più vera sembra emergere da Ragazzo infernale ; La storia è stata trasferita nell’Italia di Mussolini, come l’eco di una storia Labirinto di Pan che ha avuto luogo nella Spagna di Franco; La creazione della bambola in una notte tempestosa e ubriaca (Geppetto non è più un eccentrico, ma un uomo arrabbiato e triste), è più Frankenstein follia che “Cenerentola” Bibbidi bobbidi bo.
Quanto alla storia, se ne conserva trama e messaggi, viene prudentemente amputata di alcuni episodi e personaggi per scavarne altri, nel bene e nel bene. La consapevolezza di Pinocchio sul cricket, per esempio. Il terrificante insetto, il cui ruolo ha preso slancio con il cartone prodotto nel 1940, finisce, nel racconto originale, per sbattere velocemente contro un muro. Qui, del Toro e il suo compagno di sceneggiature, Patrick McHale, scrivono un destino e uno scopo che vanno ben oltre la predica al manichino bugiardo. Grazie a lui, il film non porta alla storia perfetta “Padre e figlio furono felici fino alla fine dei tempi”, ma a un finale agrodolce.
questo è Pinocchio È senza dubbio, per me, la versione che rimarrà. Come le migliori mod, è fedele all’originale pur avendo il suo carattere. Questo è raro.