Lo spazio vasto e misterioso offre agli astronauti una prospettiva unica sul nostro pianeta. Dmitri PetlinIl cosmonauta russo che ha trascorso un anno intero a bordo della navicella spaziale Stazione Spaziale Internazionale (ISS)condivide le sue straordinarie impressioni sulla bellezza dell’Africa, vista dall’orbita terrestre.
A Petlino,l’Africa È stata una rivelazione. Lontano dai soliti cliché, descrive con entusiasmo la diversità dei paesaggi osservati da terraStazione Spaziale Internazionale. Le vaste zone desertiche del nord attirano particolarmente la sua attenzione. Quelle che si pensava fossero aree uniformemente sterili si rivelano, se viste dall’alto, come dipinti viventi dai colori mutevoli. La sabbia, dal bianco al giallo e al rosso mattone, forma dune graziosamente curve che sembrano danzare alla luce del sole.
Ma non è solo il deserto ad affascinare Petlino. Nell’Africa meridionale e centrale, scopre paesaggi di vegetazione lussureggiante e specchi d’acqua scintillanti che smentiscono l’immagine tradizionale del continente arido. Mette in risalto l’abbondanza di vegetazione ai tropici e descrive l’Africa tropicale come una vera e propria giungla dove il colore verde si estende a perdita d’occhio, una visione molto lontana dai consueti pregiudizi sulla natura africana.
Il lavoro di un astronauta non si limita all’osservazione panoramica dell’universo Terra. Petlino Discute anche le sfide tecniche e fisiche affrontate nello spazio. L’assenza di gravità, lungi dall’essere una sensazione familiare, richiede un adattamento rigoroso. Gli astronauti si allenano ampiamente prima della loro missione, simulando condizioni di bassa gravità nelle piscine e provando procedure complesse per garantire la loro sicurezza ed efficienza in orbita.
Un altro aspetto cruciale per noi è la cooperazione internazionale nel campo spaziale Petlino. Ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme nonostante le sfide politiche ed economiche. Per lui, il futuro dell’esplorazione spaziale risiede nella cooperazione tra paesi, una convinzione rafforzata dalle missioni congiunte con il mondo NASA,l’Agenzia spaziale europeae altre agenzie spaziali.
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