Magna Graecia è il nome dato alle terre greche al di fuori della Grecia continentale. Queste terre sono i luoghi in cui si stabilirono le colonie greche tra l’VIII secoloH e v.H secolo prima della nostra era. Definiscono principalmente le terre della costa dell’Italia e della Sicilia anche se non bisogna dimenticare le colonie dell’Asia Minore. Il termine Magna Graecia era già in uso a quel tempo come si trova nell’opera di Polibio.
nell’ottavoH Un secolo fa, la Grecia ha vissuto ampi movimenti migratori e un’importante crescita demografica. Questa crescita demografica, l’insufficiente sfruttamento del suolo e le conseguenti carestie, nonché la crisi sociale e politica che scosse le antiche città, spingono i Greci ad espandere le proprie terre. Per questo, procedono a fondare nuove città al di fuori della Grecia continentale e dei territori limitrofi.
Fondazione delle prime città della Magna Grecia
Le prime colonie fondate nell’Italia meridionale e in Sicilia risalgono alla metà dell’VIII secoloH secolo aC Facevano parte della prima ondata di espansione greca che attraversò il periodo tra il 775 aC e il 675 aC. La prima colonia, Pithekusses, fu fondata sull’odierna isola di Ischia dagli Eubei. Successivamente, in Campania, quest’ultima continuò la sua espansione con la fondazione di Cuma intorno al 740 aC L’Italia meridionale fu colonizzata dai Peloponnesiaci. Fondarono città come Tarentum nel 706 aC e Sibari nel 710 aC La Sicilia fu il luogo preferito di insediamento per Calcidi, Megaresi e Corinzi. Oggi queste antiche città rimangono città centrali dell’isola italiana:
- Siracusa fu fondata nel 734, così come Naxos.
- Gela fu fondata nel 689;
- Himyar fu fondata nel 648 dai Calcidesi.
- Agrigento fu fondata nel 582 da coloni gelesi.
La seconda fase dell’espansione greca che si estende fino al 550 aC – J – C. è caratterizzata da una maggiore diversità nell’origine dei coloni e delle terre su cui si basano le città. Ad esempio, i Focesi vanno sulle spiagge Gallia E si scioglie Massaliala futura Marsiglia, nel 600 aC Quanto a Bisanzio, fu fondata intorno al 667 aC da coloni megaresi.
Pertanto, sia l’Italia meridionale che la Sicilia sono interconnesse da una rete di città greche che è diventata più fitta durante il periodo antico.
Magna Grecia: crocevia di comunicazione tra civiltà
Quando i greci si insediarono in queste nuove terre, non erano soli: dovevano andare d’accordo con i loro vicini.
In Sicilia entrarono in contatto per la prima volta con le popolazioni indigene, vale a dire gli Szekler a est e i Sicani e gli Elimi a ovest. Conflitto In un primo momento, i rapporti con questi indigeni spinsero i Greci a fortificare alcune delle loro città, come Siracusa. A poco a poco, sono riusciti a appianare le relazioni locali. D’altra parte, dovettero fare i conti con i Fenici, che si stabilirono sulla costa occidentale dell’isola. Questi ultimi moltiplicarono le stazioni commerciali e svilupparono le rotte commerciali, essenziali per la prosperità della loro economia. Poi la Sicilia fu divisa in due parti tra la dominante influenza cartaginese da una parte e una forte influenza greca dall’altra.
Queste terre ricche e strategiche per Cartaginesi e Greci, e poi per i Romani, divennero teatro di clamorose guerre. Nel 480 a.C., Gelone, tiranno di Siracusa, sconfisse i Cartaginesi durante la battaglia di Himyar. La vittoria greca è notevole e pone fine ai tentativi di espansione cartaginese sull’isola. flotta punico completamente distrutto. La leggenda narra che solo una barca punica riuscì a fuggire ea raggiungere Cartagine.
Anche le terre di Sicilia si trovano al centro di conflitti importati dalla Grecia. Alcuni scontri hanno cambiato il corso della storia. È il caso della spedizione in Sicilia del 415 a.C. di cui fa parte Guerra del Peloponneso. La Sicilia è teatro della feroce lotta tra la Lega di Delo, guidata dagli Ateniesi, e la Lega del Peloponneso, guidata dai Lacedemoni (Sparta). Gli Ateniesi furono decimati dalla coalizione dei Lacedemoni. Le conseguenze sono disastrose: il sistema democratico viene rovesciato per il bene di un’oligarchia totalitaria: un governo di 400 anni.
Nella penisola italica i Greci incontrarono gli Etruschi, popolo italico che estese la propria influenza dalla pianura padana all’Umbria attraverso la Toscana e la Campania. Inoltre, in Campania, le due potenze si sarebbero a loro volta confrontate con partner e rivali. Nel 524 a.C. i Greci, guidati da Aristodemo di Cuma, affrontarono le forze etrusche. Emergono vittoriosi dal confronto. Il loro dominio si consolidò nel 474 aC quando distrussero una flotta etrusca nelle acque adiacenti a Cuma.
La Magna Grecia, una terra ricca e prospera, estese l’influenza greca molto a ovest delle terre elleniche. Scontri, alleanze e pacificazioni permeano la costituzione di queste nuove città greche dall’altra parte del Il Mar Mediterraneo.