“Le cose stanno andando bene”, afferma Eric Salvi, presidente di Café de la Paix. Fin dall’apertura ha presentato la tessera sanitaria a tutti i suoi clienti, in sala e in balcone. “C’è ancora una parte non riconosciuta”, spiega. “Ma in generale la gente capisce.”
“Io non voto le leggi”.
Erano da poco passate le dieci del mattino quando arrivammo al caffè. Eric Salvi ha già perso “dieci clienti” e teme che il provvedimento influisca sui suoi affari. Il dirigente sorride: “C’è anche chi è stato vaccinato e mi dice ‘Va bene, ci conosciamo’. Ma ripeto, in controllo, non può permetterselo. Per lui, come il suo assistito, che rischia una multa di 135 euro (ndr: tale importo può arrivare fino a 1.500 euro in caso di recidiva e 3.750 euro in caso di triplice infrazione commessa in meno di 30 giorni).
“Va tutto bene, resto sul balcone”
“Non sono io a votare le leggi, non posso farne a meno”, continua il direttore. “Va bene, rimango sul balcone”, grida un disinformato abituale che arriva senza il suo lasciapassare. Il presidente risponde: “È lo stesso”. Joel, un altro laico, che è stato vaccinato, è arrivato senza il suo permesso. Sprecherà 10 minuti la mattina per tornare alla sua macchina per consegnare. “Ci ho pensato quando me ne sono andato, ma mi sono detto che il manager mi conosceva”, ammette Joel, comprensivo, ma un po’ deluso. “Cosa vuoi fare, se hai bisogno di un pass per fare le cose, hai bisogno del pass…”
apprensione
In servizio, Charline tiene in mano lo smartphone per controllare ogni cliente. Non sono un fan dell’idea di essere la polizia. Tre volte lunedì mattina, i clienti l’hanno mandata a fare una passeggiata. Nel caffè, dove tutto filava liscio quando siamo arrivati, eravamo terrorizzati dal resto della giornata, soprattutto i clienti del pomeriggio o della sera, che vengono per un aperitivo. Sperando di evitare questa situazione “per un gruppo di sei, solo uno di loro non è stato vaccinato”.
“Io non sono anti-tasse”, ha detto a sua volta Christian, uno dei clienti. “Sono contro il traffico”. In Italia non è obbligatorio sul balcone. E poi hanno fatto pressioni a luglio per farli vaccinare, quindi anche quelli che sono d’accordo oggi non prendono necessariamente due dosi. Sono contrario all’idea di fare tutti questi controlli adesso”.
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