Il Marocco e l’Italia hanno firmato lunedì a Roma un protocollo d’intesa per rafforzare la loro cooperazione bilaterale in materia giudiziaria.
Siglato dal primo presidente della Corte di cassazione, dal vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura (CSPJ), M’hammed Abdenabaoui, e dal presidente del Consiglio di Stato italiano, Franco Frattini, questo accordo mira a promuovere la cooperazione e l scambio di competenze e visite, nonché lo svolgimento di attività congiunte in ambito giuridico.
Questo accordo, concluso alla presenza dell’Ambasciatore del Regno in Italia, Youssef Balla, si pone anche l’obiettivo di creare un quadro organizzativo per promuovere la collaborazione nel senso di una più fluida e ampia condivisione di esperienze e conoscenze all’interno del Mediterraneo regione e l’installazione di nuove reti di comunicazione, in particolare negli ambiti giudiziari e legali di interesse comune.
Abdenabaoui ha fornito, in questa occasione, una panoramica delle grandi trasformazioni e riforme vissute dal sistema giudiziario, le caratteristiche dell’esperienza marocchina nel campo dell’indipendenza della magistratura ei meccanismi di cooperazione tra le istituzioni interessate. da cause giudiziarie nel Regno.
Il Vicepresidente ha inoltre presentato i principali progetti avviati per la riforma del sistema giudiziario, in particolare l’ammodernamento, la formazione e la qualificazione delle risorse umane e il rafforzamento dell’efficienza giudiziaria, accogliendo con favore questo accordo che si inserisce nel quadro di distinti rapporti tra il Marocco e Italia.
Da parte sua, il funzionario italiano ha elogiato l’esperienza marocchina nel campo della riforma giudiziaria, sottolineando che questo memorandum mira a rafforzare le relazioni giudiziarie e lo sviluppo di meccanismi per la condivisione di competenze ed esperienze in vari campi relativi al sistema giudiziario tra i due paesi e tra le due sponde del Mediterraneo, attraverso l’impegno del Regno nel continente africano.
Frattini ha inoltre evidenziato il progetto di gemellaggio tra la Segreteria Generale del Governo del Marocco (SGG) e il Consiglio di Stato d’Italia (CoE), avviato lo scorso aprile a Rabat, nell’ambito della convergenza normativa tra il Marocco e l’Unione Europea, rilevando che “il Regno è un partner d’elezione e ha un ruolo di primo piano nella regione”.
Tra i principali obiettivi di questo progetto, finanziato dall’Unione Europea, vi sono il raggiungimento di una più ampia convergenza verso l’Acquis dell’Unione Europea, il contributo al rafforzamento delle capacità istituzionali del SGG, in particolare in termini di monitoraggio giuridico, e lo sviluppo dei dirigenti, ha ricordato.
Tale firma è avvenuta alla presenza di alti dirigenti del Consiglio, oltre ai membri della delegazione che accompagnava il primo presidente della Corte di Cassazione, in visita di lavoro a Roma.
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