domenica, Novembre 24, 2024
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Continua il sogno azzurro per l’Italia agli Europei

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Squadra Azzura ha brillato ancora venerdì sera a Monaco di Baviera contro il Belgio, numero uno del ranking FIFA. Una vittoria per 2-1 che regala all’Italia un biglietto per la semifinale contro la Spagna. E questo la rende una contendente sempre più seria per l’incoronazione finale.

“Il sogno azzurro”. Questo il motto proposto dalla Federcalcio italiana quando è stata resa nota la lista dei 26 giocatori selezionati per la competizione. 26 uomini accomunati da un sogno, quello di vincere un nuovo titolo internazionale per il proprio Paese, dopo il quale corrono dai Mondiali del 2006. Ma prima hanno dovuto affrontare uno dei grandi favoriti, il Belgio. Privo del suo capitano Eden Hazard, certo, ma comunque una squadra con una forza offensiva impressionante, alle spalle del fuoriclasse Romelu Lukaku. Per fare questo, il tecnico Roberto Mancini si è fidato dei suoi dirigenti, che hanno brillato dall’inizio dell’Euro. Ed è riduttivo dire che non hanno deluso.

Badge, il metronomo

Dopo un giro di osservazione di dieci minuti, la partita si stabilizza e l’Italia crede di aprire le marcature di Leonardo Bonucci, finalmente segnalata fuori gioco (13′). Che figo tutto un popolo, che ha creduto di iniziare questo incontro nel miglior modo possibile. E anche i giocatori. Per un quarto d’ora gli uomini di Mancini soffrono ad ogni contropiede belga e trattengono il fiato. Ma Gianluigi Donnarumma sta a guardare, e mette a segno due superbe parate per tenere la porta inviolata e tenere in partita i compagni. Poi gli azzurri alzano la testa e, meglio, aprono le marcature. Nicolo Barella recupera un pallone incasinato dalla difesa avversaria e tira in porta a lato di Thibaut Courtois dopo una sequenza perfetta. L’Italia è avanti, l’Italia respira, l’Italia esulta. Le occasioni si moltiplicano, gran parte della fascia sinistra di Lorenzo Insigne, ben aiutato dalle incessanti sfuriate del romano Leonardo Spinazzola. L’esterno del Napoli, dopo qualche errore, eredita un pallone decentrato di Barella, trapiantato sul piede destro e arrotola una meraviglia di tiro nel lucernario del portiere del Real Madrid. 44′ minuto, 2-0. La copia è perfetta. Fino a quando l’arbitro della riunione non decide di sanzionare Giovanni Di Lorenzo, colpevole di un passeggino su Jeremy Doku nel box. Rigore trasformato da Lukaku, che si concede addirittura da camera a Donnarumma, ei belgi tornano in rete nel momento peggiore.

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Una vittoria piena di maestria

Al rientro dagli spogliatoi, i belgi portano ripetutamente pericolo davanti alla porta italiana. Fino a costringere sulla sua linea un miracoloso salvataggio di Spinazzola, dopo un tiro dalla destra di Lukaku mentre Donnarumma veniva battuto. Il lato sinistro ha quasi convalidato il suo titolo di eroe pochi minuti dopo, ma il suo recupero dalla sinistra manca l’inquadratura. Le occasioni belga si susseguono ma la Nazionale piega senza rompersi, colpa di una difesa centrale solida e di un portiere infuocato. Poi lo scatto di freddo. In volata Spinazzola si contorce a terra dal dolore. Le lacrime scorrono, e lo staff teme il peggio, mentre i tifosi belgi fischiano e Jan Vertonghen cerca di costringere l’italiano ad alzarsi. Verdetto, rottura del tendine d’Achille e diversi mesi di assenza. Dopo un ultimo quarto d’ora per subire i timidi assalti dei Red Devils e sette lunghi minuti di recupero, suona il fischio finale. E l’Italia ritrova gli ultimi quattro dell’Euro, a cinque anni dal fallimento nei quarti. Prossimo ostacolo sulla strada del trofeo: Spagna, boia ai rigori dalla Svizzera.

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