Presentando il suo nuovo logo, unificato con quello della casa madre italiana, l’azienda introduce una nuova gamma di proiettori Barco Serie 4 e una soluzione di aggiornamento della luce laser per i proiettori digitali Serie 2.
L’azienda ha nuovamente sede a Deauville, ma su uno stand ridisegnato, a partire da un logo unificato con il logo Cinemeccanica Italia. Per quanto riguarda l’attrezzatura di presentazione, tutto è stato il più rilassato possibile, dando priorità allo spazio, in modo da consentire ai delegati alla conferenza di circolare facilmente e discutere con i rappresentanti dell’azienda, in una posizione più aperta.
Cinemeccanica ha scelto di mettere in evidenza, quest’anno, la nuova gamma di proiettori del suo storico partner Barco, SP2K e SP4K. “Tutti si stanno rivolgendo ai laser e il movimento sta accelerando a causa della necessità di risparmiare energia e dei costi esorbitanti”, definisce Jerome Roche.
L’azienda offre anche una soluzione di aggiornamento della luce laser (LLU) per i proiettori digitali di Classe 2. Il principio è convertire un proiettore a led in un proiettore laser, prolungandone così la durata e risparmiando energia all’istante. Ma come sottolinea Jerome Roche, “l’aggiornamento di un monitor non è sempre la soluzione giusta. È necessario avere esperienza con l’apparecchiatura. L’unica persona con esso è l’attuale operatore che sarà in grado di determinare meglio se esiste o meno un interesse ad aggiornare il monitor. Una soluzione che consente di ritardare l’acquisto diretto di nuove apparecchiature, allungando la vita delle apparecchiature esistenti. È particolarmente gradito in un contesto post-sanitario che resta fragile per molti operatori.
Cinemeccanica esegue anche molte sostituzioni di server, che sono punti deboli in molte installazioni. “Consigliamo agli spettatori di farlo prima di considerare di cambiare i loro monitor. Sostituirli senza toccare i server non ha senso”. Sebbene molti monitor della serie 2 siano già in grado di passare all’HFR, lo stesso non vale per molti server, che sono troppo vecchi per trasmettere velocità così elevate.
Cinemeccanica ha investito anche nella sua sala sperimentale situata a Montreuil. L’azienda aveva uno schermo di base molto speciale lungo 6 metri. Il primo terzo è grigio metallizzato, il secondo è bianco opaco e l’ultimo è bianco perla. “Questo permette di avere subito una visione fedele, simile a quella che accadrà nella stanza in termini di luminosità e uniformità cromatica. È un piccolo strumento decisionale che permette di vedere come le nuove tecnologie di visualizzazione interagiscono con i vari tessuti dello schermo che puoi posizionare nella tua stanza”, riassume Jerome Roche.
Piazza Patrizia
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