lunedì, Novembre 18, 2024
DivertimentoCon "We Are Who", Luca Guadagnino torna nella zona adolescenziale

Con “We Are Who”, Luca Guadagnino torna nella zona adolescenziale

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Ci stavamo chiedendo dove fosse andato Luca Guadagnino. Dopo una vittoria Chiamami con il tuo nome Nel 2017, che ha descritto come “Idillio” Da adolescente, il regista italiano ha speso con lui gran parte dei suoi soldi e del capitale pubblico suspenseE il Un remake del film horror Dario Argento, che è stato mostrato a Berlino (tre anni fa, il regista aveva già provato l’esercizio reimmaginandolo Piscina, Di Jacques Deray, in Splash più grande). Rilasciato nel 2018, il film è stato un fallimento e non ha impedito a Guadagnino di voler continuare sul percorso del riciclaggio, poiché è stato annunciato come successore di Howard Hawks e Brian De Palma in un remake di Scarface.

Chi l’ha spazzato via con sensualitàAmore (2009)E il Soddisfatto di un’estasi ingenua Chiamami con il tuo nome Arrivo Noi siamo chi siamo È il comfort. Tornato nella zona adolescenziale, e nell’avventura di quella serie (la storia si sviluppa in otto episodi e sette ore), questa volta Luca Guadagnino affronta di petto il mondo moderno lanciandovi due adolescenti, figli di soldati americani di stanza. In Italia la loro identità non è confermata ma hanno deciso di non farla identificare da nessun altro.

Una ragazza che a volte si veste da ragazzo

Non c’è CV lì. Sullo schermo di un computer, il regista, che presto avrà 50 anni, descrive la sua adolescenza come “Solitario”. “Mi stavo concentrando su quello che volevo diventare, ero immerso in libri e film, non stavo recitando. Ero un giovane paralizzato. Avevo un piano, come un piano quinquennale sovietico, e ho cercato di realizzarlo in un certo senso a scapito dell’impulso nella vita “.

“I personaggi sono stati spostati, non solo perché vivono all’estero, ma anche perché si trovano in una fase di transizione, l’adolescenza”.

Quando il produttore Lorenzo Millet gli ha chiesto di dirigere una serie su adolescenti che mettono in dubbio il loro genere in un quartiere americano di periferia, Luca Guadagnino ha detto di no, per odio. “Film su chi vuole approfittare dei tempi”. Gli è venuta subito l’idea di raccontare una storia con una base americana in Italia. “I personaggi vengono spostati, non solo perché vivono all’estero in un mondo che è un microcosmo della società americana, ma anche perché sono in una fase di transizione, cioè l’adolescenza”. Caitlin, la ragazza che a volte si vestiva da giovane, è nata il figlio di due donne militari professioniste. “Non volevo che la trama guidasse la storia”, Luca Guadagnino insiste, Ma lo comprendiamo attraverso il comportamento. “

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