In Italia sono vietati gli scioperi nei servizi pubblici durante le feste di fine anno o le festività.
Quest’anno, a Natale, alcuni viaggiatori non potranno salire a bordo del treno nelle stazioni francesi a causa dello sciopero dei controllori. Avviso di violazione Tuttavia è stato sollevato per il nuovo anno. Una situazione completamente diversa rispetto all’Italia… dove gli scioperi sono vietati durante le feste. Qui non c’è sciopero a Natale, durante le vacanze o nelle ore di punta: secondo la legge del 1990, il diritto di sciopero è strettamente regolamentato sul trasporto transalpino per garantire un servizio minimo agli utenti.
L’Italia ha determinati periodi dell’anno in cui non è possibile scioperare nei trasporti. Lì troviamo già le celebrazioni di fine anno tra il 17 dicembre e il 7 gennaio, cioè da Natale all’Epifania, oltre alle celebrazioni pasquali (cinque giorni prima e cinque giorni dopo Pasqua la domenica). Non ci sono scioperi durante le vacanze estive (dal 27 giugno al 4 luglio e dal 28 luglio al 3 settembre) e Halloween (dal 30 ottobre al 5 novembre).
Dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00
La legge italiana mette in sicurezza anche il calendario elettorale: i giorni delle elezioni nazionali, regionali ed europee, così come i tre giorni prima e dopo, sono esclusi dagli scioperi, così come i referendum. In caso di elezioni amministrative, il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo sono interessati da tale divieto. Inoltre, l’avviso di sciopero deve essere dato almeno dieci giorni prima dell’inizio dello sciopero, rispetto ai cinque giorni in Francia.
Gli utenti devono essere informati almeno cinque giorni prima dello sciopero dello stato del traffico e dei servizi che saranno disponibili. Inoltre, durante il movimento sociale, il trasporto rimane garantito indipendentemente dalle ore di punta, la mattina dalle 7:00 alle 10:00 e la sera dalle 18:00 alle 21:00. E l’utente deve sempre poter andare dal punto A al punto B: se i ferrovieri sono in sciopero, ad esempio, il personale aeroportuale non può ritirarsi.
Salute, istruzione ed energia
Sono coinvolte sia aziende pubbliche che private, un punto importante in Italia, dove l’apertura alla concorrenza è stata al primo posto. Inoltre, il treno non è l’unico: c’è anche il trasporto aereo, il trasporto urbano e il trasporto marittimo. E, au-delà des transports, le droit de grève è encadré per l’ensemble di “services publics essentiels”, come me la santé, la sécurité, l’education, la Justice, les telecomunicazioni, l’eau, l’energie sei uno spreco.
L’idea della legge italiana è quella di conciliare il diritto di sciopero con la salvaguardia dei servizi pubblici. Un comitato indipendente (i cui membri sono nominati dal Presidente della Repubblica) è responsabile del monitoraggio dei movimenti sociali e del mantenimento di un livello minimo di servizio. Se le regole non vengono rispettate, i sindacati incorrono in sanzioni pecuniarie, come la sospensione del finanziamento pubblico. Gli scioperanti rischiano anche sanzioni pecuniarie individuali.