Nell’ambito delle misure per allentare le restrizioni alla circolazione dei viaggiatori che desiderano raggiungere il territorio nazionale, le autorità marocchine hanno annunciato ieri la loro decisione di aprire le frontiere marittime ai soli porti francesi e italiani. Quindi, questa decisione esclude i porti spagnoli e crea un senso di delusione e rabbia tra gli operatori iberici, aggiungendosi alla crescente serie di tensioni tra i due paesi.
Pertanto, questa decisione prolunga la crisi e pone le relazioni in una nuova impasse. Molte persone, infatti, stavano aspettando l’apertura delle frontiere marittime, come i lavoratori stagionali così come MRE o molti turisti spagnoli. Pertanto, il ritorno di questi immigrati marocchini avverrà solo a bordo di navi provenienti da porti francesi e italiani. Un comunicato diffuso domenica pomeriggio ha precisato che il rientro dei migranti marocchini avverrebbe esclusivamente “dagli stessi porti di transito dell’anno scorso”, cioè via nave dai porti francesi di Marsiglia e Sete, oltre ai porti francesi. Il porto italiano di Genova. La dichiarazione afferma che i passeggeri di quelle navi dovranno superare un test PCR prima di salire a bordo e uno a bordo, il che significa che ci sarà una sorta di infrastruttura sanitaria all’interno di ogni nave.
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Mentre la maggior parte degli analisti e dei partiti vedono questa decisione come un nuovo modo per il Marocco di esercitare pressioni sulla Spagna, i membri del governo marocchino stabiliscono che le considerazioni sulla salute hanno prevalso nell’escludere i porti spagnoli. Con le restrizioni in vigore domenica, le compagnie di navigazione potranno trasportare solo un massimo di 250.000 persone, ovvero un decimo del numero di passeggeri per nave in un anno medio. Aggiungendoli alle persone che potranno arrivare in aereo in Marocco dopo l’apertura dello spazio aereo con quasi tutta l’Europa a partire dal 15 giugno, il numero totale di ingressi in Marocco non supererà il milione.
Come promemoria, per tre decenni la Spagna ha orchestrato il passaggio di migliaia di persone in viaggio dall’Europa ai suoi porti meridionali per le vacanze. Ad esempio, nel 2019, 3.340.045 persone e 760.215 veicoli hanno attraversato il confine. La maggior parte dei cittadini preferisce viaggiare direttamente dall’Andalusia al nord del Marocco. La rotta più utilizzata è stata infatti Algeciras – Tangeri Med con il 36,4% dei passeggeri. In termini di veicoli ricevuti, questo è il 50% dei trasferimenti. Tarifa Tangeri ha segnato il 12,3%.
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La chiusura del confine terrestre è un vero colpo per l’economia delle due enclavi spagnole (Ceuta e Melilla) ma anche per il settore turistico in entrambe le direzioni. Tuttavia, lontano da qualsiasi conto economico, le principali vittime della decisione di non eseguire HI dalla Spagna, non l’economia spagnola, ma soprattutto MRE che dovrà spendere più soldi e denaro. È ora di tornare in Marocco in auto dalla Francia o dall’Italia. Circa 800.000 marocchini sono stati colpiti da questa decisione.
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