Alcuni anni fa, ci sono state domande sul futuro del ciclismo iberico per quanto riguarda i Grandi Giri. È ora dall’altra parte delle Alpi che si possono avere seri dubbi di vedere una vittoria italiana in un evento di tre settimane. C’è da dire che l’Italia si trova alquanto impotente in questo settore con il pensionamento di Vincenzo Nibali che ha portato in alto i colori italiani nei Grandi Giri per quasi dodici anni: due Giro (2013 e 2016), a Giro di Francia (2014) e a Vuelta (2010). Ma chi prendere in consegna? La domanda va posta. I candidati non si spingono al cancello nonostante alcuni bravi corridori piacciono Giulio Ciccone (27 anni / Trek-Segafredo) o giovani promettenti comeAntonio Tiberi (21 anni / Trek-Segafredo) o Andrea Bagioli (23 anni / Quick-Step Alpha Vinyl Team). Preoccupante?
Video – Chi subentrerà a Vincenzo Nibali?
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– Cyclism’Actu (@cyclismctu) 4 novembre 2022
Nibali: ‘Purtroppo, ad oggi, non c’è un erede o un corridore che si distingua’
“Sfortunatamente, ad oggi, non c’è un erede o un corridore che si distingua.“Questa frase shock è opera di Vincenzo Nibali nei commenti riportati da Il Messaggero. il Squalo messinese ha messo i piedi nel piatto e non ha mascherato la sua preoccupazione per il ciclismo italiano riguardo ai Grandi Giri. Va detto che c’è motivo di preoccupazione per il futuro di il penisola. Pur restando una delle nazioni storiche del ciclismo (85 successi nelle tre settimane), l’Italia si trova di fronte a un divario generazionale. Basta guardare i risultati dell’ultimo decennio (2010-2020) per vedere che il Avvio era dietro con sette vittorie, di cui quattro per l’unico Vincenzo Nibali : di loro Giro (2013 e 2016), a Giro di Francia (2014) e a Vuelta (2010).
il Squalo messinese ha così portato in alto i colori italiani nei Grandi Giri per quasi dodici anni. Attualmente nessun transalpino è in grado di succedergli. Un ciclista è stato in grado di unirsi a lui nella lista dei vincitori. è Fabio Arù (32 anni). Vincitore di Giro di Spagna nel 2015, Il cavaliere dei quatro mori – Il Cavaliere dei Quattro Mori – è stato logicamente designato come successore di Vincenzo Nibalima non ha confermato le sue promesse e ha messo fine alla sua carriera, che lascerà un grande assaggio di incompiuto come il sardo aveva classe in moto lo scorso anno. Piace Fabio Arùè un’intera generazione che non ha avuto l’influenza prevista.
Italia indigente nei Grandi Giri?
Un esempio : Davide Formolo (UAE Team Emirates / 30 anni). Dopo risultati promettenti nelle gare di tre settimane, in particolare con un 9° posto nella Giro di Spagna 2016, si è finalmente diretto verso le gare di un giorno, in cui il nativo di Negrar ha ottenuto buoni piazzamenti (2° a Liegi-Bastogne-Liegi ad esempio), senza però riuscire ad essere coerente. Come Formolo, il ciclismo italiano si è rivolto ad altre specialità: lo sprint (Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Matteo Trentin…), il cronometro (Filippo Ganna) o le Classiche (Diego Ulissi, Alberto Bettiol…).
Il penisola è pieno di grandi corridori, ma per quanto riguarda i Grandi Giri il bacino è un po’ limitato anche se Damiano Caruso (Bahrain Victorious / 35 anni), compagno di squadra abituale, l’anno scorso ha quasi creato una grande sorpresa (2° al Giro d’Italia). D’ora in poi, le speranze transalpine sembrano quindi poggiare sulla suola Giulio Ciccone (27 anni / Trek-Segafredo). Tuttavia, lo scalatore – vincitore di tre tappe sul Giro – non è mai stato in lotta per la classifica generale di un Grand Tour (16° al Giro d’Italia 2019, la sua migliore prestazione). “È uno scalatore molto forte e un corridore coraggioso, ma a volte è un po’ nervoso. Spero che riesca a trovare questo sottile equilibrio che gli permetterà di avere stabilità nella sua prestazione.“, indicato in particolare Vincenzo Nibali durante il suo comunicato stampa.
Chi prendere in consegna Vincenzo Nibali ?
Anche se ha le capacità per brillare in un Grand Tour, Giulio Ciccone – che sembra più destinato a puntare alle vittorie di tappa – resta un po’ limitato a competere Tadej Pogacar (Emirati Arabi Uniti Team Emirates), Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e altri. Chi poi subentrare Vincenzo Nibali ? Antonio Tiberi (21 anni / Trek-Segafredo) può essere il fortunato. “Dobbiamo vedere come maturerà Antonio, sia nel cronometraggio che in montagna per diventare un leader. Dopotutto, ha solo 21 anni e dobbiamo dargli tempo.“, ha ricordato il Squalo messinese che ha concluso la sua carriera lo scorso ottobre.
Matteo Sobrero (25 anni / Team BikeExchange-Jayco), Kevin Colleoni (22 anni / Team BikeExchange-Jayco) e Andrea Piccolo (21 anni / EF Education-EasyPost) saranno quelli da tenere d’occhio, così come Filippo Zana (23 anni / presto al Team BikeExchange-Jayco) o i giovani Davide Piganzoli (20 anni), 5° di ultimo Torre futura. Ma anche qui, i talenti di questa nuova generazione… Andrea Bagioli (23 anni / Quick-Step Alpha Vinyl Team) o Jonathan Milano (22 anni / Bahrain Victorious) in testa – si rivolgono ad altre specialità. L’Italia non vince un evento di tre settimane da sei anni… quindi l’attesa potrebbe essere lunga per il penisola.
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