Il successo o il fallimento di un film è spesso il risultato di una misteriosa alchimia. È difficile prevedere il destino di un lungometraggio leggendone il soggetto e la sceneggiatura, e talvolta anche durante la sua uscita nelle sale. Sulla carta non c'era niente nel film di Paola Cortellisi che potesse suscitare tanto entusiasmo nel pubblico. La commissione del Ministero della Cultura italiano, che doveva decidere sul finanziamento pubblico, ha rifiutato categoricamente ogni sostegno, ritenendo il progetto del regista di “scarso valore artistico”.
C'è ancora domani È la storia di Delia. Siamo nella Roma del secondo dopoguerra. L’Italia è appena stata liberata. Gli americani stanno ancora pattugliando la città. La situazione economica nella capitale è disastrosa. Molti romani partono per il nord. Paula intraprende lavoretti saltuari per garantire un po' di denaro alla famiglia e soprattutto a sua figlia Marcela. Vuole un futuro migliore per se stessa. Il futuro della figlia non dovrebbe assomigliare al presente della madre.
I soldi che vuole dare a Marcela, Delia deve nasconderli. Suo marito, Ivano, è un uomo violento e tirannico che si impadronisce di tutti i guadagni della moglie per spenderli, nella migliore delle ipotesi, nel bistrot con gli amici. Nella famiglia di Delia il marito non è l'unico attore maschio. Con loro vive anche il padre di Ivano, un vecchio lunatico e lascivo, e i due figli piccoli della coppia, che sono marmocchi viziati. Quando Delia vede un cattivo presagio per il futuro di Marcella, decide di agire.
Una volta uscito nelle sale, il film raggiunse numeri da record. In Italia, È Ancora Domani È il campione delle entrate con oltre 5 milioni di voci. più di Oppenheimer E Barbie. Un successo davvero inaspettato? I giornalisti italiani che hanno visto il film in anteprima devono aver sospettato qualcosa. E' un film che non vi lascerà indifferenti.
Il successo complessivo e di critica di alcuni film rimane per me inspiegabile. Per quanto riguarda There Is Still Tomorrow, ci sono ragioni oggettive: un tema in linea con lo spirito dei tempi, una sceneggiatura originale e ben preparata, le interpretazioni impeccabili degli attori… e soprattutto la produzione. Ciò che colpisce subito è la padronanza della macchina fotografica. Il primo film mostra spesso evidenti debolezze nella regia. Piccoli difetti dovuti alla mancanza di esperienza. Ma qui devo dire che non c'è nulla di concreto. Tutti gli attori sono molto ben diretti, credibili e spontanei con una menzione speciale allo strepitoso Valerio Mastandrea che siamo abituati a vedere in ruoli più leggeri. I dialoghi sono rapidi, spontanei e spesso divertenti. Il film, interamente in bianco e nero, oscilla tra risate e lacrime… due ore che passano velocemente e vorremmo ricordarle.
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