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L’Inter, appesa al suolo del Torino (1-1), si è fatta scappare il Milan in vetta alla Serie A, al termine di una 29a giornata che ha permesso di decantare la situazione nella battaglia per la Champions League.
Alle spalle del terzetto di testa completato dal Napoli, seconda davanti all’Inter (3°) grazie alla doppietta di Victor Osimhen a Verona (2-1), la Juventus ha infatti consolidato il suo posto nella Top 4. Atalanta Bergamo (5°) e Roma (6°), stanchi della settimana europea, non tengono il passo dei bianconeri (4°) perdendo punti contro Genoa (0-0) e Udinese (1-1).
L’Inter va in stallo
I nerazzurri evitano la sconfitta grazie ad un gol nel finale di Alexis Sanchez (90+3°) ma non evitano la brutta operazione: finora capolista virtuale con l’ultima partita, hanno formalmente ceduto il vantaggio al Milan, leader con quattro punti di vantaggio grazie alla vittoria di sabato sull’Empoli (1-0).
Dopo aver corso tanto martedì per permettersi un’inutile vittoria al Liverpool in Champions League (1-0), l’Inter ha sofferto premendo du Torino e subito cede, sorpreso in corner dal difensore Bremer (12°).
Non contenti di vedere l’arbitro non assegnare un rigore ai Grenats (36°), decisione inaccettabile per la capolista torinese, i nerazzurri vanno vicini allo 0-2 nella ripresa, parati da un intervento disperato di Robin Gosens davanti a Josip Brekalo (64°) e parata di Samir Handanovic su colpo di testa di Armando Izzo (65°).
Di fronte si sono imbattuti in un ispirato Etrit Berisha nella gabbia di Torino, che ha ritardato a lungo la scadenza.
Il tecnico del Milan Simone Inzaghi si è rammaricato “dell’approccio alla partita del primo periodo: abbiamo delle attenuanti ma per vincere lo scudetto dovremo affrontare le partite in modo diverso”.
Napoli nuovo delfino
La sconfitta interna contro il Milan (1-0) aveva fatto male ma il Napoli, nuovo secondo classificato, ha reagito bene sul campo dell’Hellas Verona (2-1) con una doppietta di Osimhen (9 gol in campionato).
Il nigeriano va a segno con un autorevole colpo di testa su cross di Matteo Politano (14°) poi da distanza ravvicinata su offerta dalla parte di Giovanni Di Lorenzo (71°).
Dopo la sconfitta contro il Milan, tutti bollevano. Abbiamo avuto una grande determinazione, ha sottolineato su DAZN l’attaccante, che crede più che mai nello scudetto. Dobbiamo continuare a vincere senza guardare i risultati delle altre squadre. Possiamo farlo. »
L’Hellas, molto più pungente nella ripresa, ha ripreso a crederci quando Davide Faraoni ha ridotto il punteggio di testa (77°). Ma la severa esclusione (seconda diffida) di Federico Ceccherini per una mano gli ha tagliato le ali (83°).
Atalanta e Roma lontane dalla C1
Il giorno dopo la vittoria della Juve, tornata solida (imbattuta da 15 gare di Serie A) e piazzatasi al quarto posto, l’ultima ad aprire le porte della C1 la prossima stagione, l’Atalanta Bergamo (5°) come la Roma (6e) ha perso terreno .
L’Atalanta, vittoria unica in otto partite, ha confermato le proprie difficoltà in casa non riuscendo a sfondare la serratura del Genoa, retrocesso (19°) ancora imbattuta dall’arrivo a metà gennaio sulla panchina del tedesco Alexander Blessin, ora a sette estrazioni consecutive!
Il punto del pareggio ha un po’ meno amarezza per la Roma: lunga dietro al gol di Nahuel Molina (15°), ha strappato un pareggio un po’ inaspettato negli ultimi secondi su rigore di Lorenzo Pellegrini (90+4°).
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