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Calzolaio dritto nei suoi panni

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Calzolaio dritto nei suoi panni

Se lo sappiamo oggi vorresti Come gruppo fiorente, c’è stato un tempo in cui la casa era solo un umile affare di famiglia, nelle Marche, nell’Italia centro-orientale. Infatti, lo dobbiamo al nonno di Diego Della Valle uno schizzo di ciò che Todd è oggi. Una storia ambientata negli anni ’20, quando Filippo della Valle fonda un negozio che nel 1940 subisce una radicale trasformazione sotto Dorino della Valle, che nel 1978 diventa Tod’s Company sotto il figlio Diego. Fin da piccolo Diego, che secondo il padre era indirizzato agli studi principali, aveva in mente una sola idea, quella di sviluppare l’attività di famiglia.

“Ero molto giovane (18) e nessuno mi prendeva sul serio – ricorda l’amministratore delegato di Tod’s – È stato frustrante ma è stata anche una buona pratica che mi ha aiutato molto nel decidere le cose che volevo fare”.

Mentre studiava giurisprudenza a Bologna, ha espresso al padre il desiderio di entrare nell’azienda di famiglia. “Quando ha visto che ero così piegato e che volevo assolutamente andare in quella direzione, mi ha supportato in ogni modo ed è stato per me un grande esempio di imprenditore. La pelletteria di lusso e di alta qualità era un settore molto tradizionale che seguivo le regole del ‘prezioso’ ma superate, e ho avuto l’idea di poter abbracciare una visione più moderna e innovativa. Quello che volevo era creare prodotti di alta qualità, di grande eleganza, che potessero essere indossati in ogni circostanza e in tutti i momenti della quotidianità, dalla settimana lavorativa al weekend.: Poi è stata una rivoluzione: rompere le barriere tra la settimana e il weekend. .”

Negli anni ’70, Diego Della Valle si reca in vacanza negli Stati Uniti e scopre una scarpa che aveva riportato in Italia e chiede al padre, grande tecnologo, di trasformarla in una scarpa più urbana e più adatta a un pubblico eterogeneo. Alla fine degli anni ’70 Diego subentra al padre e dà all’azienda il nome in codice: Tod’s.

Vita casual elegante

Se il nuovo marchio Tod’s stentava a decollare, ha comunque trovato il suo pubblico negli anni ’90. Le sue creazioni si ispirano all’eleganza italiana ei suoi prodotti sono riconoscibili da tutti. Questo è il punto di partenza per il successo del “visionario imprenditore italiano”, che suscita la curiosità di grandi personalità. Tod’s si è fatto conoscere con la driving shoe e 133 borchie in gomma: il Gommino, la famosa pantofola che rappresenta circa il 50% delle vendite del brand. All’inizio degli anni ’80, Diego Della Valle crea Hogan, una versione più sportiva, più sportiva del mocassino Tod’s, e acquista Fay (le famose giacche chiuse con quattro ganci metallici e ispirate al mitico costume del “pompiere americano”). Nel 2000 acquista il prestigioso marchio Roger Vivier. Con oltre cento negozi in tre continenti, il Gruppo Tod’s offre una gamma completa di calzature, pelletteria e prêt-à-porter, oltre a gioielli e occhiali.

Digitalizzare la conoscenza

“Oggi il Gruppo Tod’s impiega direttamente e indirettamente circa 9.000 persone in tutti i suoi marchi. La nostra transizione al mondo digitale è iniziata anni fa, ma lentamente, perché pensavo che il mondo del lusso sarebbe stato meno digitale. Questo era chiaramente un equivoco e abbiamo corretto. Subito. Oggi il Gruppo Tod’s si colloca tra le migliori aziende del nostro settore, vista la grande importanza del mondo digitale e dell’e-commerce. Adesso stiamo investendo in connessioni digitali, tempo, persone e tanto soldi perché lì vediamo enormi prospettive di crescita”, spiega Diego Della Valle.

“Tutti i marchi del nostro gruppo sono gestiti in modo indipendente e sono gestiti da Brand Manager che sono responsabili dello sviluppo dell’azienda e del marchio. Sono tutti basati sulla propria storia ma condividono anche un denominatore comune, l’alta qualità e uno stile di vita definito. . Ogni casa ha una propria identità con simboli e segni ben precisi, che la rendono facilmente riconoscibile dai consumatori di tutto il mondo. Abbiamo la fortuna di lavorare in Italia, un Paese che produce artigiani con straordinarie capacità di qualità. Un Paese che rappresenta per il mondo una cultura e una qualità della vita eccezionali apprezzate da tutti e questa reputazione rende il nostro lavoro ancora più stimolante”.

“Oggi il Gruppo Tod’s si colloca tra le migliori aziende del nostro settore, vista la grande importanza del mondo digitale e dell’e-commerce.”

Incarnazione dell’Italia attraverso la sponsorizzazione

Rappresentare il sapere e la cultura italiana è per Diego della Valle motivo di grande orgoglio. Il fondatore di Exquisite The Tod’s Collection intende risuonare al di fuori del mondo dell’artigianato. Perché come filantropo, il calzolaio si occupa di progetti che celebrano la cultura del suo paese. attraverso il progetto ‘Fatto dall’uomo’In questo articolo si ripercorrono le varie fasi del rituale che portano alla creazione degli elementi Tod’s. Sviluppato per celebrare l’arte dell’artigianato in Italia e gli artigiani che ne sono gli autori per molti anni, il progetto promuove valori come comunità e fiducia che sono sempre stati al centro della cultura del gruppo. Tod’s racconta una storia italiana, fatta di creatività e artigianalità. Una competenza tramandata di generazione in generazione che prende vita ogni giorno nello stabilimento situato nel cuore delle Marche.

Un altro meraviglioso progetto di sponsorizzazione che occupa un posto speciale nel cuore di Diego della Valle: il restauro del Colosseo. il “piano di intervento” Per il restauro dell’Anfiteatro Flavio, il progetto richiesto dal Commissario di Governo per le Aree Archeologiche di Roma Antica e Ostia, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale al Colosseo e ai Beni Archeologici di Roma, è ampiamente sostenuto dal Gruppo Todd. L’ultima iniziativa di cui il gruppo è protagonista è quella di sostenere e tutelare il patrimonio artistico e culturale italiano. Per questo Diego della Valle collabora con il Fondo Ambiente Italiano per migliorare e restaurare il Monte Infinito, che domina la città di Recanati.

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