Con la proiezione di The Blue Inmates della regista Zina Daccache (2021, 75), seguita dalla presentazione di Golden Fireflies del regista libanese, il Beirut Film Arts Festival ha concluso di persona la sua settima edizione, al Mono. Teatro, domenica 28 novembre.
Alla presenza dei partner culturali del festival, il pubblico è venuto a salutare la regista e produttrice libanese ea proiettare per la prima volta il suo film a Beirut. Dopo lo spettacolo, è stato assegnato il Golden Fireflies Award, un premio annuale appena istituito dal BAFF, in riconoscimento del lavoro di una donna impegnata nella società civile libanese.
The Blue Inmates, il terzo film girato nella prigione di Roumieh, mette in luce i detenuti del Blue Building, che sono malati di mente e che, a causa di una perversione legale, sono imprigionati a vita. Tutti i detenuti si sono radunati attorno a Zeina Daccache per evidenziare il suo dramma e cercare di migliorare la sua vita quotidiana.
Nicoletta Bombardier, Ambasciatore d’Italia, Marion Wiechelt, Ambasciatore di Svizzera, Jose Maria Ferré, Ambasciatore di Spagna, Heikki Vandermander, Vice Capo Missione presso l’Ambasciata del Belgio, in rappresentanza dell’Ambasciatore Hubert Cormann, Chrissy Hayden, Responsabile per gli affari negli Stati Uniti L’Ambasciata degli Stati Uniti, in rappresentanza dell’Ambasciatore Dorothy Shea, e Andre Warda, direttore di AFEL, con la voce che “ha dato il suono più debole, più isolato e più diseredato che li ha portati via”, ha affermato Paul Matar, direttore di Mono Theatre, lei disse.
Miral Morsi, direttore di EgyptAir e partner del partito, ha offerto al regista un biglietto aereo Beirut-Cairo-Beirut.
Le prime Golden Fireflies sono state presentate a Zeina Daccache da Alice Maqabjeb, Maria Chakhtoura e Soraya Karam, organizzatrici del Beirut Film Festival. “In questi tempi travagliati in cui viviamo, la vostra partecipazione alla società civile risplende e porta un barlume di speranza; è un’ispirazione per tutti coloro che desiderano continuare a credere in un futuro migliore. Quando i libanesi perdono la speranza e decollano decidiamo restare e andare avanti. In questa incisione sulla tazza che ho disegnato per il festival Alia Mznar, questa continuità è rappresentata da un albero forte radicato profondamente nel terreno. E tutt’intorno a questo albero ci sono le lucciole che tu incarni così magnificamente. Stanotte, la tua lotta è la stella, la lucciola è colei che illumina l’oscurità della nostra vita quotidiana”, ha detto Alice Mujab.
La settima edizione di BAFF sarà online fino al 30 novembre 2022.
www.beirutartfilmfestival.org
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Con la proiezione di The Blue Inmates della regista Zina Daccache (2021, 75), seguita dalla presentazione di Golden Fireflies del regista libanese, il Beirut Film Arts Festival ha concluso di persona la sua settima edizione, al Mono. Teatro, domenica 28 novembre. Alla presenza dei partner culturali del festival, il pubblico è venuto a salutare il regista e produttore…