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Aumenterebbe il rischio di malattie cardiovascolari

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Aumenterebbe il rischio di malattie cardiovascolari

La chirurgia non è mai banale e un’operazione ginecologica non fa eccezione… secondo uno studio pubblicato su Giornale della salute delle donnePuò portare a gravi problemi di salute del cuore.

La rimozione chirurgica dell’utero aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari

I ricercatori hanno studiato tre procedure ginecologiche: isterectomia da sola (rimozione chirurgica dell’utero), isterectomia più ovariectomia (durante la quale vengono rimossi il corpo dell’utero e della cervice, nonché le ovaie) e la legatura delle tube (contraccezione permanente).

Sulla base dei dati dei partecipanti allo studio Studio sulla salute degli infermieri IITra le più ampie indagini sui fattori di rischio per le principali malattie croniche nelle donne, gli scienziati hanno scoperto che queste procedure chirurgiche erano tutte associate a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari (CVD).

Le malattie cardiovascolari elencate erano infarto miocardico fatale o non fatale, malattia coronarica fatale o ictus fatale o non fatale.

L’età in cui viene eseguita la chirurgia ginecologica può essere un importante fattore di rischio

Gli autori hanno riferito che l’associazione tra isterectomia/ooforectomia e rischio CVD differiva con l’età al momento della chirurgia ginecologica.

In effetti, l’associazione più forte è stata osservata nelle donne sottoposte a intervento chirurgico prima dei 50 anni, motivo per cui i ricercatori hanno invitato gli specialisti a essere vigili:

I medici che si prendono cura di donne che hanno subito interventi di chirurgia ginecologica, specialmente se eseguiti prima dei 50 anni, dovrebbero essere consapevoli del maggior rischio di malattie cardiovascolari in queste donne e adottare adeguate misure preventive.disse il direttore del giornale Giornale della salute delle donne, Susan J. Kornstein, dottoranda e direttrice esecutiva dell’Institute for Women’s Health presso la Virginia Commonwealth University, Richmond, VA, USA.

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