Il collezionista d’arte franco-italiano Giuliano Ruffini, ricercato dalla giustizia francese per aver orchestrato per decenni una rete molto elaborata di traffico di falsi, tra cui dipinti attribuiti a grandi maestri, consegnato venerdì alla polizia italiana, ha annunciato il suo legale.
Giuliano Ruffini, 77 anni, è accusato di aver ingannato musei, case d’asta e privati vendendo loro quadri presentati come opere di grandi maestri, ma che si sono rivelati dei falsi.
Si è arreso alla polizia a Castelnovo ne’ Monti, una città nella regione di Reggio Emilia, nel centro Italia, ha detto il suo avvocato Paul Le Fevre in una nota.
Secondo i media italiani, Ruffini, che risiede nelle vicinanze, è stato arrestato.
L’arresto di Ruffini è arrivato dopo una maratona legale durata anni per ottenere la sua estradizione in Francia, dopo l’apertura di un’inchiesta nel 2014 e cinque anni dopo l’emissione di un mandato d’arresto europeo.
Un tribunale di Milano ha dato il via libera due anni fa all’estradizione di Ruffini in Francia con l’accusa di frode e contraffazione, ma il suo trasferimento al tribunale francese è stato sospeso in attesa del processo. conclusione di paralleli procedimenti giudiziari in Italia per evasione fiscale.
A maggio Ruffini è stato assolto dal processo per evasione fiscale.
Molto conosciuto nel mondo dell’arte, Ruffini ha venduto dagli anni ’90 decine di dipinti, tra cui opere attribuite a grandi maestri della storia della pittura come El Greco, a prestigiosi musei europei, tra cui il Louvre di Parigi, spesso avvalendosi di intermediari.
Ma i suoi falsi hanno attratto anche ricchi acquirenti, come il Principe del Liechtenstein, che ha acquistato un falso da Lucas Cranach il Vecchio che rappresenta Venere per sette milioni di euro (7,24 milioni di dollari).
“Evangelista di zombi. Pensatore. Creatore avido. Fanatico di Internet pluripremiato. Fanatico del web incurabile”.