Dal 16 novembre 2022 potrai guardare nei cinema Ariafirma, l’ultimo lungometraggio di Leonardo Di Costanzo. Una meraviglia di poesia cinematografica con Tony Servillo e Silvio Orlando. Invito a vincere il concorso (vedi sotto).
Aggrappato alle montagne sarde, un carcere fatiscente viene smantellato quando il trasporto di dodici detenuti viene improvvisamente sospeso per motivi amministrativi. Gargiulo, la guardia più esperta, si occupa poi di tenere in funzione il carcere per qualche giorno in più, come una piccola squadra. Lagoya, che ha finito di scontare una lunga condanna, vede la possibilità di far sentire le richieste dei pochi detenuti… A poco a poco, in tempi sospesi, prigionieri e ufficiali inventano una società fragile.
Il titolo non poteva essere scelto bene. Non possiamo che salutare la scelta del distributore Survivance di mantenere il titolo italiano. Ariafirma È una sensazione che attanaglia lo spettatore sin dalle prime immagini del film. L’aria si è fermata come tutti i personaggi. Siamo in prigione. Si è anche fermato, perché doveva essere evacuato. Ma per dodici prigionieri c’è una tregua nell’effettuare il trasferimento. La loro prigione di destinazione non è pronta ad accoglierli.
Tutto è sospeso, a patto che muoia. È come l’annuncio ufficiale della partenza degli ultimi prigionieri di Godot, o la Donna di Arles, che pian piano cambia il carcere e le sue gerarchie. Ariafirma Fantastici otto chiusi, oscuri e orribili. Un duo molto spiritoso, Tony Servillo e Silvio Orlando, porta avanti il film dall’inizio alla fine. Senza una nota falsa. Ma l’oscurità svanisce nelle ultime scene. Aria e luce iniziano a filtrare.