E se dormire presto fosse sufficiente per migliorare la salute del cuore? Ad ogni modo, questo è ciò che suggerisce un nuovo studio di ricercatori britannici.
Con il ritmo frenetico della vita moderna, può essere difficile andare a letto alla stessa ora ogni sera. Ma un nuovo studio sottolinea l’importanza del sonno regolare, così come dell’andare a letto tra le 22:00 e le 23:00, come un modo per proteggere la salute del cuore.
In questo studio, gli scienziati hanno esaminato la relazione tra tempo di sonno e malattie cardiache in un campione di oltre 88.000 adulti con un’età media di 61 anni. I dati sull’inizio del sonno e sul tempo di veglia sono stati raccolti nell’arco di sette giorni utilizzando un accelerometro da polso. I partecipanti hanno anche completato questionari e valutazioni demografiche, fisiche e sullo stile di vita.
Durante i cinque anni di follow-up, circa il 4% dei partecipanti ha sviluppato malattie cardiovascolari, con un’incidenza maggiore in coloro la cui ora di coricarsi era mezzanotte o più tardi, e minore in quelli il cui sonno iniziava tra le 22:00 e le 22:59.
Rispondendo ai risultati, il dottor David Blanes, dell’Università di Exeter, osserva che suggeriscono che è più probabile che l’ora di andare a letto presto o tardi interrompa l’orologio biologico, con conseguenze negative per la salute cardiovascolare. “Il nostro studio indica che il momento ottimale per addormentarsi è in un punto specifico del ciclo di 24 ore del corpo e che le deviazioni possono essere dannose per la salute. Il momento più pericoloso è stato dopo la mezzanotte, forse perché può ridurre la probabilità di vedere il mattino. light, che azzera l’orologio biologico, ha commentato, prima di procedere, “Sebbene i risultati non mostrino una relazione causale, il timing del sonno è emerso come il potenziale fattore di rischio cardiaco, indipendentemente da altri fattori di rischio e caratteristiche del sonno. Se i nostri risultati saranno confermati da ulteriori studi, la sincronizzazione del sonno e dell’igiene di base del sonno potrebbe essere un obiettivo economico per la salute pubblica per ridurre il rischio di malattie cardiache. “
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sull’European Heart Journal – Digital Health.
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