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RFI

Madagascar: documentario “C’era una volta” sulle occupazioni in via di estinzione

È un grido di cuore per la protezione delle professioni a rischio di estinzione, ed è il sapere ancestrale che oggi possiede un manipolo di appassionati. Con “C’era una volta”, la regista malgascia Lova Nantina anticipa e monta un documentario come “Diari di viaggio” nell’Oceano Indiano, tra la Reunion e il Madagascar. Un lungometraggio, il secondo per il regista, offre agli spettatori una sbirciatina nelle commoventi e affascinanti storie umane. Con la nostra corrispondente ad Antananarivo, Sarah Tetod, che è stata proiettata per alcuni giorni nei cinema di Reunion, il film sta ricevendo una calorosa accoglienza da parte del pubblico. In Madagascar, l’anteprima è prevista per il 19 marzo al Cinépax d’Antananarivo. Una volta, racconta per la prima volta il viaggio della regista, Lova Nantenaina, tra le due isole del suo cuore, le due isole sorelle: Isola della Riunione e Madagascar. Tuttavia, è soprattutto un punto luminoso pieno di poesia nell’incontro con uomini e donne che trasportano un tesoro in pericolo: “Persone illustri con una professione o una passione che possono scomparire per scarsità di risorse o per mancanza di conoscenza – come. “Il cacciatore di vespe, i lavoratori delle saline, i tessitori, i tanti mestieri che riscopriamo che suscitano la nostra curiosità. Sullo sfondo, una domanda inquietante del regista:” Cosa lasceremo in eredità ai nostri figli? “. questione in Reunion così come in Madagascar. In Madagascar, perché è un paese dove le cose si perdono e non si fa nulla per preservarle. Inoltre, non ci rendiamo conto del cambiamento che sta avvenendo sotto i nostri occhi. Quindi, incontrerò quelle persone che stanno cercando di perpetuare lavori che potrebbero scomparire domani. Quando incontri i tessitori di Arivonimamo che fanno la seta selvatica, sai benissimo che se non ci fosse più seta selvatica non ci sarebbero più telai in vista. Vestirsi nei negozi dell’usato va bene, ma anche perdere la conoscenza di come è fatto il tessuto è un vero argomento. »Un inno alla salvaguardia del sapere tradizionale, inscindibile dalla salvaguardia della biodiversità delle due isole. Leggi anche: Madagascar: la protezione dell’ambiente al centro degli incontri di cortometraggi

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