(Madrid) Il numero 6 del mondo Alexander Zverev ha vinto la sua quarta coppa nella 1000 Masters, la sua prima dal 2018, già a Madrid, battendo l’italiano Matteo Berettini (n. 10) in tre set 6-7 (8/10), 6-4 , 6-3 domenica, tre settimane prima del Roland Garros (30 maggio-13 giugno).
Nei turni precedenti, Zverev aveva eliminato Rafael Nadal (n. 2) nei quarti di finale, e poi Dominic Thiem (n. 4) in semifinale. Questo è il suo secondo titolo della stagione dopo Acapulco (Messico) a marzo, il quindicesimo della sua carriera complessiva.
Le vittorie del 24enne tedesco nei precedenti 1000 Master risalgono al 2017, a Roma e in Canada, e al 2018 nella capitale spagnola.
Brettini, rimasto vittorioso a Belgrado due settimane prima, ha giocato con i gialli anche la sua prima finale ai 1000 Masters, a 25 anni.
Dopo aver sconfitto l’italiano, Zverev ha ottenuto la terza vittoria consecutiva contro un top 10 che in precedenza aveva avuto un timido inizio di stagione sulla terra battuta, con la sua eliminazione agli ottavi di finale a Montecarlo e ai quarti di finale a Monaco, Germania.
Ma il tedesco alto (1,98 m) ha dovuto lottare per 2 ore e 40 minuti per uscire vittorioso da questa finale.
Alla fine del primo giro le prettine furono duramente contestate rotto Il primo (4-3), ma Zverev è rientrato subito (4-4) I due giocatori hanno deciso la partita decisiva sotto un tetto chiuso per “Kaga Magica”.
Se l’italiano era forte con un dritto (22 tiri vincenti su 32 totali) e più propenso a salire in rete, scappando a 5 punti a 0, la sua improvvisa passività ha permesso al tedesco di tornare sul 5-5. Tuttavia, la testa di serie numero 10 del mondo è riuscita a passare in testa, al quarto set point, dopo 70 minuti di gara, approfittando di un doppio fallo dell’avversario, che si è dato anche la possibilità di battere quel secondo turno. Punto prima.
Con tre chiusure per dare il via al secondo turno, il primo titolo del Masters 1000 sembrava alla portata di Berrettini. Ma Zverev ha resistito, diventando progressivamente più minaccioso, mentre l’italiano ha iniziato a fare più errori. E ‘stato anche un doppio fallo, il suo unico errore nella partita, che ha mollato a tempo di riposo Decisivo in 4 partite ovunque.
Nel turno decisivo Berettini ha finito per pagare tanti falli non coercitivi: 50 in totale, contro i 28 dei tedeschi. dopo due anni frenoFu il primo a condurre 3-2, grazie a un grosso errore in un dritto dell’italiano, e l’ultimo a finire il match, Zverev batté un fallo finale con un calcio di rovescio dell’avversario.