Alla frontiera italiana sono stati inviati rinforzi di polizia e gendarmi, in particolare nella città di Mentone, dove il possibile arrivo incontrollato di migranti preoccupa alcuni residenti.
Dalla scorsa settimana sono sbarcati sulle coste italiane più di 12.000 migranti. E la Francia si sta preparando. Al confine italiano, gli abitanti di Mentone temono arrivi incontrollati nella loro città.
Gli escursionisti continuano a seguire con calma la costa verso Ventimiglia. Ma Marie-Hélène e Nerimen, due amiche di Mentone, temono che la calma sarà presto turbata dall’arrivo dei migranti dall’Italia.
«Per noi, se dobbiamo sostenere i costi di questo tipo di passaggio, è troppo complicato. Non riusciamo più a far fronte a noi stessi, come possiamo aiutare gli altri?” chiede Marie-Hélène. “Dove andranno tutte queste persone? Per loro è triste, lo capisco, ma restano in Italia”, aggiunge Nerimen. “Li incontriamo quotidianamente e ce ne sono molti di più”, afferma Marie-Hélène.
La Francia deve fare la sua parte e dare il cambio all’Italia, ritiene al contrario Francesco. Ma Mentone non arriverà da sola. “Dobbiamo disperdere questo mondo. In Francia possiamo disperderci un po’ ovunque, a Parigi, a Nizza, a Marsiglia…”, crede.
Una situazione non così insolita?
Queste poche migliaia di migranti provenienti da Lampedusa potrebbero essere accolti senza difficoltà, assicura Gérard Bonnet, attivista di un’associazione per la difesa degli esuli.
“C’è una sorta di isterizzazione, la paura che all’improvviso saremo invasi. Non è assolutamente così, questo arrivo è perpetuo. Lì c’è solo una piccola accelerazione”, dice.
Denuncia la posizione dei paesi europei, tra cui la Francia, che secondo lui vengono crudelmente meno al loro dovere di solidarietà.
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