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La vita del calciatore Roberto Baggio tra genio e tormento

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La vita del calciatore Roberto Baggio tra genio e tormento

Questa biografia del calciatore italiano Roberto Baggio rende omaggio al suo talento e racconta l’impatto della perdita della finale della Coppa del Mondo del 1994 sulla sua leggenda. Una visione romantica e accattivante della palla tonda.

Disponibile su Netflix, Il Divin Codino: L’art du but par Roberto Baggio, Scritto da Letizia Lamartier, ripercorre i ventidue anni di carriera del calciatore italiano Roberto Baggio, che ha giocato per i club più prestigiosi d’oltralpe come Fiorentina e Juventus a Torino o addirittura a Milano.

Il film biografico è stato girato nel nord del paese e ci porta in un viaggio attraverso tre momenti chiave della carriera di “Godly with the Ponytail”. Primo, la sua apparizione a metà degli anni Ottanta, nella prestigiosa Fiorentina, tra un lungo infortunio e la sua conversione al buddismo. Poi le finali di Coppa del Mondo del 1994, dove ha portato Baggio, ora Pallone d’Oro, Squadra Azzurra ad una finale da sogno contro il Brasile, che si rivela un incubo per il giocatore. Finalmente, dopo sei anni, l’attaccante, che sta per chiudere la convocazione, rinvigorisce il Brescia e punta gli occhi sul Mondiale 2002. Ruby vuole finalmente cancellare questo momento quando il suo tiro colpì il cielo di Pasadena otto anni fa, durante il prima partita. Rigori nella storia.

Tra il 1994 e il 2002 Roberto Baggio (Andrea Arcangeli) ha partecipato a tre Mondiali con la nazionale italiana e ha segnato ventisette gol in cinquantasei partite internazionali.

Tra il 1994 e il 2002 Roberto Baggio (Andrea Arcangeli) ha partecipato a tre Mondiali con la nazionale italiana e ha segnato ventisette gol in cinquantasei partite internazionali.

Stefano C. Montese – Netflix

Intervallate da foto d’archivio, le partite realistiche delizieranno gli appassionati di calcio. Baggio è stato consultato per il film, ma riprodurre il suo talento e i suoi gesti con la palla è stata una grande sfida: il lavoro è stato fatto per il giovane Andrea Arcangeli, che si è visto nella serie italiana. Romolo. Tuttavia, la trama si occupa maggiormente dell’uomo dietro la leggenda: Leticia Lamartier rivendica l’influenza finale del 1994 sulla vita del “divino” e sui suoi rapporti conflittuali con il padre e alcuni allenatori.

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