Idolatrato in Italia, il cantante inclassificabile Franco Battiato è morto martedì. La sua lunga carriera lascia canzoni indimenticabili nel cuore degli italiani. Arrivederci Maestro, in musica!
La musica italiana perde un grande Maestro. Il cantante siciliano Franco Battiato è morto martedì all’età di 76 anni. Considerato un genio della musica italiana, il cantautore che si è esibito sul palco parigino dell’Olympia nel 2013, rimane non classificabile. Più che un semplice cantante, Franco Battiato è stato soprattutto un “artista”, che si è dedicato anche al cinema e alla pittura.
Pioniere della musica elettronica in Italia
Nel corso della sua lunga carriera, il cantautore ha prodotto musica eclettica che non consente di classificarla in un genere. Ha firmato album con stili estremamente vari, che vanno dalla musica pop a periodi di avanguardia e rock contemporaneo, al flirtare con la musica etnica e l’opera lirica. All’inizio degli anni ’70, il Maestro ha introdotto in Italia le risorse della musica elettronica, in particolare con i suoi album “Fetus” e “Pollution”.
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Dal Premio Stockhausen all’Eurovision Song Contest e San Remo
Anche le sue ricompense ricevute sono molto varie. Nel 1978, ha ricevuto il Premio Karlheinz Stockhausen per un lungo strumentale al pianoforte, L’Egitto prima delle sabbie. Sei anni dopo, rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest, e sale sul palco a un ritmo decisamente electro-po con I treni di Tozeur, senza vincere il titolo. In un momento in cui canta il varietà, sale anche sul palco della festa di Sanremo.
Con Bandiera Bianca, Cuccurucucù, Care, Voglio vederti ballare o Baricentro permanente, il Maestro produce successi che hanno segnato la storia della musica italiana, brani ritenuti “intelligenti”, che gli italiani non smetteranno di canticchiare.
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