Sotto la pioggia e la grandine, giovedì 13 maggio è stata spettacolare questa sesta (160 km) tappa del Giro d’Italia tra le grotte di Frasassi e Ascoli Piceno. Gli alpinisti si sono fatti vedere, soprattutto a Forca de Gualdo, a metà percorso, e al Sentiero San Giacomo. Lo svizzero Gino Mader (vincitore del Bahrain) ha vinto la gara da solo, davanti a Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Dan Martin (il nascente stato di Israele). il ragazzo Attila Walther (Groupama-FDJ) ha strappato la maglia rosa.
Ineos Grenadiers hanno dimostrato la loro forza. La squadra britannica Egan Bernal ha tentato un colpo durante la salita completa alla Forca de Presta a 60 chilometri dalla fine. Una strategia che ha dato i suoi frutti, in quanto le squadre candidate hanno dovuto lavorare per tornare sulle ruote di Filippo Jana e del suo team.
Dopo l’enorme lavoro svolto da Mark Soler (Movistar), i quadri hanno incontrato gli Ineos Grenadiers. Pochi chilometri dopo, questa moto da corsa ha permesso a Roman Bardet (DSM), Alberto Petiol (EF Pro cycling) e Julio Ciccone (Trek Segafredo) di scappare mentre, nel frattempo, il generale Alessandro de Marchi (Israele) Start-Up Nation ha perso definitivamente la sua rosa camicia.
(franceinfo: sport / Eurosport Player)
È l’orribile immagine della giornata. Durante la guida sulle strade italiane, il pilota Deuceuninck Quick-Step Pieter Serry è stato colpito duramente dall’auto del direttore sportivo. La paura è più che un danno per il pilota belga che è stato in grado di ricominciare, senza apparenti pericoli.
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Come previsto, il colombiano Egan Bernal ha dimostrato di poter essere presidente al Giro 2021. Dopo i precedenti sforzi della sua squadra, il vincitore del Tour de France 2019 è stato il più attivo nella salita finale. A meno di due chilometri dalla fine, comandante Ineos Grenadiers fuori dal plotone con Giulio Ciccone e Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) al volante. Nelle gambe il colombiano non si è fermato qui e ha tentato un nuovo attacco a 500 metri dalla fine. Rischio decisivo visto che è arrivato secondo di tappa.
Ha sofferto, ma ha resistito. Dopo soli 20 chilometri dall’inizio della gara, Gino Mader (il vincitore del Bahrain) e il suo compagno di squadra, Matij Mohoric, hanno attaccato e formato un piccolo gruppo di sei moschettieri. Lo svizzero, ultimo sopravvissuto della secessione odierna, ha vinto dolorosamente in cima al Passo San Giacomo (15,5 km per 6,1%).
Nel frattempo, Egan Bernal è stato il primo a tagliare il traguardo in cima a San Giacomo. Secondo posto di tappa che permette al colombiano di fare bene nella classifica generale, dal 10 ° al 3 ° posto. È dietro questa atmosfera da Giro, Attila Walther (Groupama-FDJ), che ha indossato la maglia rosa giovedì a soli 22 anni, Rumco Evenbuell.
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