In tempi di pandemia, gli orrori della “burocrazia” complicano ancora una volta la vita degli abitanti della penisola. Una malattia endemica.
Dal nostro corrispondente a Roma, Quentin Raverdy
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MAnche dopo la morte, la burocrazia sembra non risparmiare nulla agli italiani. Venerdì scorso, nel centro di Roma, con carri funebri e ghirlande di fiori, i direttori funebri della città italiana hanno lanciato l’allarme. Al momento della terza ondata di coronavirus, si dice che più di 2.000 corpi siano in attesa di essere inviati all’unico crematorio della città. Nel mirino della federazione dei professionisti del settore: Ama, la società incaricata dal comune della gestione dei cimiteri romani. Il segretario nazionale di Federcofit, Giovanni Caciolli, denuncia in particolare “le sfide …
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