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Notizie | Italia: la pandemia accentua la caduta di matrimoni e divorzi

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Di La Provence (con AFP)

La pandemia del 2020 ha provocato un vertiginoso calo dei matrimoni e dei divorzi in Italia, accentuando un trend che va avanti da molti anni, secondo i dati provvisori diffusi giovedì dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat).

Nel primo trimestre del 2020, colpito solo in parte dalla pandemia di coronavirus, i matrimoni sono diminuiti di circa il 20% rispetto allo stesso trimestre del 2019, mentre vari procedimenti di separazione e divorzio sono diminuiti dell’11-20%, precisa l’Istat.

Il secondo trimestre del 2020, quello duramente colpito dall’epidemia e dalle restrizioni, tra cui uno stretto reclusione di circa due mesi, registra però un crollo dell’80% dei matrimoni nell’arco di un anno e di circa il 60% per alcune tipologie di separazione e divorzio , secondo queste cifre provvisorie.

Continua il trend osservato prima dell’inizio dell’epidemia: gli italiani si sposano sempre meno negli anni e l’età media dei coniugi è in aumento.

Sono stati così 184.088 i matrimoni celebrati in Italia nel 2019, in calo del 6% su un anno, contro i 246.613 del 2008, ovvero un calo di circa il 25% in questo periodo, specifica l’Istat.

Anche l’età media dei coniugi sta aumentando inesorabilmente, secondo l’istituto. È passato da 32,1 anni per gli uomini nel 2008 a 33,7 anni nel 2018 e 33,9 anni nel 2019. Il fenomeno è lo stesso per le donne: l’età media è passata da 29,4 anni nel 2008 a 31,5 anni nel 2018 e 31,7 anni nel 2019.

Anche i divorzi sono in calo, da 88.458 nel 2018 a 85.349 nel 2019.

Un’altra caratteristica notevole in questo Paese dalla forte tradizione cattolica: il costante aumento dei matrimoni civili, oggi più numerosi di quelli celebrati in chiesa.

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L’Italia è così passata dal 2,3% dei matrimoni civili nel 1970 al 36,7% nel 2008, raggiungendo il 52,6% nel 2019, sempre secondo l’Istat.

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