(Gaza) Le donne e i giovani non sposati nella Striscia di Gaza non sono più autorizzati a viaggiare senza il permesso di un tutore, secondo una nuova controversa decisione emessa dal movimento islamico di Hamas nei territori palestinesi.
E le autorità giudiziarie hanno affermato domenica sera: “Un genitore o un nonno può impedire a un ragazzo di età superiore ai 18 anni di viaggiare se il viaggio è stato dannoso, avviando le procedure presso il tribunale competente”, senza fornire dettagli al riguardo, che è stato considerato “dannoso.”
Legge islamica
La decisione di Hassan Eljoujo, presidente del Consiglio supremo della Sharia (legge coranica) ha effetto immediato.
Alle donne non sposate, vergini o non sposate, è vietato viaggiare senza il permesso del suo tutore, che può astenersi dal viaggiare in caso di danni a lei.
Hassan Gojo, presidente del Consiglio supremo della Sharia (legge coranica).
La Striscia di Gaza, con una popolazione di due milioni di abitanti, è dal 2007 sotto il controllo del movimento islamico di Hamas, legato alle tendenze dei Fratelli Musulmani.
La decisione di Hamas, che giunge in occasione delle elezioni interne al movimento e dell’approssimarsi della data delle elezioni legislative palestinesi previste per il prossimo maggio, ha suscitato lunedì le prime critiche.
Il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina, un piccolo movimento di sinistra, ha invitato le autorità, in un comunicato, a ribaltare questa “violazione fondamentale della legge palestinese e della Dichiarazione universale dei diritti umani”.
L’Euromediterraneo dei diritti umani Monitor, un raggruppamento di decine di organizzazioni non governative, con sede a Ginevra, ha affermato che l’azione intrapresa dalle autorità di Gaza dovrebbe essere “immediatamente ritirata”, ed è stata anche considerata una “violazione” dei palestinesi diritti e diritto internazionale.
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