La Commissione Europea sta migliorando le stime sulla crescita del PIL italiano ma prevede una ripresa più lenta nel 2021. Nel complesso, i segnali sono positivi per l’area euro. L’Italia, invece, è al di sotto della media.
Il 2020 sarà meno negativo del previsto. Ma per l’anno in corso, la ripresa sarà più lenta a causa delle nuove misure di contenimento messe in atto a gennaio. È sostanzialmente quanto afferma l’analisi della Commissione Europea sui conti pubblici italiani nel suo Winter Economic Outlook pubblicato l’11 febbraio. La diminuzione del PIL nel 2020 sarà dell’8,8% per la penisola, inferiore al 9,9% stimato in autunno. La ripresa attesa per il 2021 è ora stimata al 3,4%, in calo rispetto al 4,1% precedentemente stimato; E il 3,5% nel 2022.
Ma l’Italia è al di sotto della media dell’Eurozona.
Supportato da una recessione meno del previsto, Bruxelles è ottimista sulla zona euro: Grazie ai vaccini, l’Unione Europea può tornare ai livelli di prima della crisi, dal secondo trimestre del 2022., Ha annunciato il commissario all’Economia Paolo Gentiloni. “Ma nel 2022, nessuno Stato membro dell’Unione Europea ripristinerà le sue aspettative di crescita pre-crisi”., Aggiunge.
La Commissione europea punta su una crescita nell’area dell’euro del 3,8% nel 2021 e nel 2022, senza tener conto del piano di ripresa europeo che potrebbe essere ampio. Lo strumento, di cui l’Italia beneficerà fino a 209 miliardi di euro attraverso contributi e prestiti, potrebbe portare a una crescita più forte del previsto.
La crescita della Francia è stimata al 5,5% nel 2021 e al 4,4% l’anno successivo.