sabato, Novembre 23, 2024
Le notizie più importantiL’Italia teme “l’ondata di calore più forte della sua storia”

L’Italia teme “l’ondata di calore più forte della sua storia”

-

All’inizio della settimana, lunedì 15 luglio, il bollettino di previsione di La stampa non prometteva bene“Sta arrivando un’ondata di calore che potrebbe battere i record con temperature che supereranno facilmente i 40°C in molte città, ha annunciato il quotidiano torinese. Sarà difficile respirare, perché anche i livelli di umidità relativa saranno molto alti, rendendo la sensazione di disagio ancora più pronunciata.”

Il responsabile di questa situazione ha un nome molto noto agli italiani: Caronte, il pilota della barca degli Inferi. Non che gli italiani siano diventati tutti fan della mitologia greca, ma questo anticiclone ha già attraversato il Paese in questo periodo l’anno scorso.

Così, il 18 luglio 2023, in Sicilia, tra i comuni di Mazzara del Vallo e Sciacca, si è addirittura raggiunta la temperatura di 46,7 °C. Un record che è stato addirittura battuto qualche giorno dopo, con il termometro che è salito a 48,2 °C, a Jerzu, in Sardegna.

Quest’anno, almeno per ora, non si prevedono picchi di calore, ma questo “Charon bis” avrà delle caratteristiche che potranno renderlo altrettanto spaventoso del suo predecessore: vale a dire la sua durata, che si preannuncia prolungata, e la sua umidità, che creerà le condizioni, secondo la formula di La stampa, di ciò che sarà “probabilmente l’ondata di calore più forte della storia.”

Entrando più nel dettaglio, Il Messaggero fornisce alcune previsioni città per città concentrandosi su “le giornate più calde, che saranno quelle di giovedì 18 e venerdì 19 luglio”. A Roma, la capitale, si prevedono punte di 38 o addirittura 39 °C, così come a Firenze, mentre più a nord, a Bologna o Padova, si prevedono temperature di 35 o 36 °C.

READ  Giro d'Italia - Evenepoel: "Almeida è il nostro uomo per il generale"

Già tre morti

La situazione sarà più difficile nel Sud e nelle isole, poiché“si prevedono punte di 42 o 43°C nell’entroterra siciliano e 40°C in alcune zone della Sardegna, oltre che in Puglia, Taranto e Foggia”, annuncia il quotidiano romano.

Il peggio deve ancora venire. Tuttavia, rimpianti Il Fatto Quotidiano, un altro titolo della capitale, “Negli ultimi giorni sono già stati registrati tre decessi attribuiti al caldo estremo, in quanto tre anziani hanno perso la vita a causa delle temperature, uno a Roma e due in Puglia”.

articoli Correlati

ultimi post