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La Juventus sfida i pronostici e vince la 15esima Coppa Italia

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La Juventus sfida i pronostici e vince la 15esima Coppa Italia

A Roma la Juventus non sembrava favorita, ma è stata la Vecchia Signora ad avere la meglio sulla Dea mercoledì, nella finale di Coppa Italia, conquistando il 15esimo trofeo della competizione a spese dell’Atalanta. Non capita spesso che la Juve arrivi a una finale di Coppa Italia, o a qualsiasi altra competizione, da sfavorita.

Caduta domenica per la prima volta da agosto dal podio del Campionato italiano dopo il quinto pareggio consecutivo, la squadra di Massimiliano Allegri non è stata favorita dai pronostici contro un’Atalanta in piena fiducia dopo la qualificazione alla finale di Europa League.

Ma sono bastati quattro minuti ai bianconeri per far esplodere di gioia i propri tifosi, messi a dura prova da fine gennaio. Sebbene la sua squadra abbia vinto solo due delle ultime quindici partite di campionato, ha idealmente iniziato la 22esima finale della sua storia grazie a Dusan Vlahovic.

Lanciato perfettamente da Andrea Cambiaso, l’attaccante serbo approfitta di un errore di marcatura della difesa “Dea” per tirare su Marco Carnesecchi (4°). Con questo vantaggio la Juve continua a pressare l’Atalanta, febbrile come raramente in questa stagione, e domina la battaglia a centrocampo grazie ad Adrien Rabiot. Federico Gatti sfiora il raddoppio con un colpo di testa al 9′, poi il suo tiro di Cambiaso sfiora la traversa dei bergamaschi al 32′.

Allegri fuori di sé ed escluso

Solo al 39′ l’Atalanta, privata dello squalificato Gianluca Scamacca, si rende finalmente pericolosa, ma Charles De Ketelaere, ben posizionato nell’area del Torino, sbaglia completamente il suo tiro. Al rientro dagli spogliatoi, l’Atalanta, dopo quattro cambi apportati velocemente da Gian Piero Gasperini, ha mostrato un volto più conquistante.

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Al 50′ Ademola Lookman manca di poco la porta, poi sei minuti più tardi Teun Koopmeiners quasi sorprende Mattia Perin, preferito nei gol della Juve a Wojciech Szczesny. La Juve, urtata, non si arrende e reagisce anche in contropiede grazie all’immancabile Vlahovic: al 54′ viene lanciato in area di rigore da Isak Hien, poi al 62′ slalom sulla superficie dell’Atalanta, prima fermato da Carnesecchi.

Il serbo pensava addirittura di aver raddoppiato al 72′, ma il suo gol di testa è stato infine invalidato dal VAR per fuorigioco. In uno spettinato finale di partita, Lookman ha visto il suo tiro trovare il piemontese in piedi (80esimo), mentre Fabio Miretti ha trovato la traversa della “Dea”. Infuriato dopo che una decisione arbitrale contro la sua squadra secondo lui ingiustificata, Allegri è stato espulso dopo aver lanciato con rabbia giacca e cravatta.

La Juve ha salvato la stagione, non sicura che ciò basti a salvare la testa del suo allenatore: potrebbe essere sostituito a fine stagione da Thiago Motta, che ha portato il Bologna in Champions League. L’Atalanta dovrà aspettare ancora una settimana per provare ad aggiungere contro il Bayer Leverkusen un secondo trofeo al suo palmares che resta bloccata: una Coppa Italia, vinta 61 anni fa…

Articolo originale pubblicato su RMC Sport

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