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La censura dello scrittore Antonio Scurati da parte di un canale RAI illustra ancora una volta la volontà del governo di allineare gli intellettuali, mentre l'Italia celebra questo giovedì, 25 aprile, il 79° anniversario della sua liberazione.
“Ora ho paura, ho un bersaglio in testa”. In vista della celebrazione della Liberazione dal fascismo in Italia, il 25 aprile 1945, Antonio Scurati, vincitore nel 2019 del prestigioso premio letterario Strega (l'equivalente del Goncourt) per Signor Il figlio del secolo (1), primo volume della sua trilogia di romanzi su Benito Mussolini, è stato invitato a leggere sabato 20 aprile un breve testo sul fascismo in una trasmissione sul terzo canale della RAI. All'ultimo momento il suo intervento è stato annullato dai vertici della televisione pubblica nominati dal governo di estrema destra di Giorgia Meloni.
Nel suo monologo, Antonio Scurati intendeva evocare il feroce assassinio, cento anni fa, nel giugno 1924, del deputato socialista Giacomo Matteotti da parte degli squadristi di Mussolini e concludere il suo intervento sfidando l'attuale potere: “Il gruppo dirigente post-fascista che ha vinto le elezioni nell’ottobre 2022 aveva due opzioni davanti a sé: ripudiare il proprio passato neofascista o cercare di riscrivere la storia. Senza dubbio ha scelto
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