Al momento di digerire il pasto pasquale, ieri pomeriggio, e nonostante la fatica accumulata nelle ultime settimane – per non dire mesi -, Cédric Desruisseaux non ha ancora realizzato appieno la portata della prima edizione del Fight Collision, di successo, che ha organizzato con il suo club della Muay Thai Academy. Va detto che dopo sei anni di assenza dai ring, il dionisiaco non ha fatto le cose a metà, assumendo i panni di organizzatore e combattente. “Non mi aspettavo che facesse così caldo, ammette Cédric, sotto lo sguardo del suo compagno. Lo stress, derivante dall'organizzazione, sommato a quello della lotta, è stato tanto… Ma sono contento e soddisfatto, perché nel complesso è andata bene. C'erano più di 1.500 persone alla prima. Abbiamo dovuto rimettere a posto anche una biglietteria, c'era tanta gente.” Non furono delusi. Perché nella sfida tra Reunion e Italia nel K1, nell'evento principale della serata, i tre amici, Cédric Desruisseaux, Giovanni Boyer e Florent Kaouachi, sono usciti vincitori dalla loro lotta. Il più difficile è stato quello di Desruisseaux. “Io vinco (contro Ignacio Tenaglia) dalla maggioranza dei giudicisignifica Cedric. Ho colpito forte, ma l'avversario era solido. Non si è arreso, nonostante la pressione che gli ho messo. Sono riuscito a rallentarlo. Erano passati sei anni dall'ultima volta che avevo fatto boxe. Era difficile.” Un successo debitamente salutato dal suo socio del club, Giovanni Boyer.
Boyer ben preparato
“Per due mesi ha lottato per organizzare tutto e realizzarlo, riconosce colui che gli ha dato il suo aiuto e la sua conoscenza. E' una soddisfazione vederlo vincere. Come il fatto che noi professionisti abbiamo avuto la meglio sugli italiani.” Contro Christian Zahe, al termine di una serata all'insegna del pankration e dei combattimenti di muay-thai – “il campo era equilibrato, coprivamo più discipline”– ricorda Desruisseaux -, a Boyer bastò un solo round per imporre la sua legge. “Mi sono preparato bene, confida Giovanni. Ero pronto ad accelerare. E appena si è presentata l’occasione l’ho colta e ho fatto bene. Ho fatto contare al mio avversario tre volte. L'arbitro ha fermato il combattimento. Il pubblico era contento.” Tanto sul risultato quanto sul modo, per il nuovo membro dell'Accademia di Muay Thai in cerca di combattimenti. Nel dipartimento o all'estero. “Perché non lavorare con gli europei?sbottò Boyer. Questo è lo scopo di invitare estranei in modo da poter uscire in cambio…” Florent Kaouachi ha perfezionato la serata dominando il suo avversario italiano, Michele Mastromatteo, nel secondo turno dopo un colpo al ginocchio. Vincitore per KO, il tuttofare degli sport di piede e pugno ottiene un altro successo nella sua carriera professionale. Un successo sportivo totale, che ne chiama altri. “Per ora, faremo una pausa e vedremo se possiamo andare avanti di nuovoconclude Cédric. Lavoreremo comunque per mettere in piedi un’organizzazione diversa”.
Jonathan Timbou
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