“Ultimo tango a Parigi”, “L'ultimo imperatore” o anche “Piccolo Buddha”, dietro a tutti questi lungometraggi c'è il regista Bernardo Bertolucci. Il regista è morto lunedì all'età di 77 anni, secondo i media italiani. Secondo la stampa italiana era malato di cancro. Creatore fecondo, il suo affresco “Novecento” (1900) ha guadagnato lo status di grande classico nel suo paese, ed è anche colui attraverso il quale scandalo e polemiche sono arrivate con “L'ultimo tango a Parigi”, realizzato nel 1972 a Parigi. Poi Marlon Brando, una vera leggenda vivente, ha interpretato lì uno dei suoi ultimi ruoli.
La scena della sodomia suscitò scandalo e fece vietare il film in Italia. L'attrice Maria Schneider, che aveva 19 anni al momento delle riprese, è rimasta così colpita dalla questione che il regista ha poi affermato di non essere stata completamente avvertita prima delle riprese del contenuto di questa scena.
Girato in gran parte nella Città Proibita di Pechino, The Last Emperor evoca il tragico destino dell'ultimo imperatore cinese della dinastia Manciù: Pu Yi, salito al trono all'età di tre anni.
Bertolucci ha vinto nove Academy Awards per questo film, tra cui quello per la miglior regia e la migliore sceneggiatura non originale. Per lo stesso film ha ricevuto due Golden Globe: miglior regia e migliore sceneggiatura.