Il miglior marcatore della storia della Nazionale italiana si è ammalato domenica nella sua casa ed è stato ricoverato all'ospedale di Cagliari, città nella quale ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica tra il 1963 e il 1977.
“È un vero monumento nazionale quello che ci ha lasciato, incarnando Gigi Riva, la leggenda di un uomo libero e di un calciatore eccezionale”, ha detto in un comunicato Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio italiana.
Soprannominato “Rombo di Tono” per la sua eccezionale potenza offensiva, ha segnato la storia del calcio italiano.
Con 35 gol in 42 partite internazionali, divenne il capocannoniere di tutti i tempi del club e vinse il titolo della Champions League nel 1968.
Ma durante la finale dei Mondiali del 1970 scrisse le pagine più belle della sua carriera e del calcio mondiale.
L'importo dei danni subiti dalle scarpe di Gianni Rivera nell'ultima metà dell'ultimo anno è stato di 4 o 3 giorni dal volto italiano all'Alemagne, in base alle partite più importanti di questa storia.
Riva ha segnato uno dei cinque gol segnati durante i folli tempi supplementari che hanno portato l'Italia alla finale, persa contro il Brasile di Pelé (4-1).