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Italia: esiste un pericolo fascista?

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Cosa sta succedendo in Italia? Questa è la domanda che in molti si pongono dopo le immagini scioccanti del comizio di via Acca Larenzia, il 7 gennaio 2024 a Roma, e queste centinaia di braccia degli attivisti di Casa Pound tese per il saluto romano al grido collettivo fascista di “Presente »!

Questa commemorazione 1 ha luogo ogni anno, ma finora è stata limitata. Essa assume oggi un significato particolarmente negativo perché avviene nel contesto di molti eventi simili e convergenti e in un contesto politico e istituzionale dove l’estrema destra è al potere.

Esiste un pericolo fascista in Italia? Certo è che nuove e profonde involuzioni autoritarie sono possibili, un pericolo sottovalutato dalle forze sociali e politiche della sinistra moderata che interpretano il governo Meloni come un “normale” esecutivo di destra senza farsi carico del salto di qualità rappresentato dagli eredi del Movimento Sociale Italiano, esso stesso erede del fascismo.

Meloni e la galassia di estrema destra in Italia

La Meloni ha subito spiegato che il suo governo sarà quello dei “Dio, Paese, famiglia e impresa”; ha proseguito le precedenti politiche neoliberiste e ha accettato il nuovo patto di stabilità europeo, partecipando con gli Stati Uniti e la NATO alla corsa agli armamenti, producendo misure a favore del grande capitale e difendendo i privilegi della piccola e media borghesia, la principale base elettorale della destra .

Ha portato avanti una politica di persecuzione e criminalizzazione delle fasce più deboli della società (i poveri, i migranti, i disoccupati), ha incoraggiato le divisioni e il confronto tra i lavoratori, sapendo che il pericolo maggiore non sarebbe venuto dalla debole opposizione del PD. e del M5S, ma dal movimento operaio. Per fare questo, la Meloni ha dovuto riabilitare il pensiero reazionario, aprendo un nuovo spazio di azione politica alla galassia delle organizzazioni apertamente fasciste. Questi gruppi si sentono sempre più coperti dal personale politico del governo e sono molto aggressivi nei confronti dei migranti, delle persone LGBT, degli attivisti di sinistra e dei centri sociali.

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Un progetto reazionario volto a distruggere le conquiste della Resistenza

Questo governo vuole distruggere la coscienza democratica, antifascista e progressista che ha permeato la storia del Paese dopo la vittoria della Resistenza. Questa “religione civile” è molto indebolita dalle sconfitte del movimento operaio, ma è ancora presente. Per gli eredi del MSI questa ideologia democratica deve essere distrutta e sostituita con la riabilitazione di ogni ideologia reazionaria e con la riscrittura della storia. Questa azione molto forte, che si esprime nella propaganda, nei media e nelle scuole, cerca una vendetta totale. L’obiettivo è il rovesciamento totale della Costituzione democratica e l’instaurazione, in modo più o meno autoritario, di quello che Gramsci chiamava un regime reazionario di massa.

La passività della socialdemocrazia e dei sindacati maggioritari

Gli appelli dell'opposizione, dei giornali liberali e della borghesia liberale alla Meloni e ad altri ministri affinché facciano dichiarazioni antifasciste appaiono del tutto ridicoli. Non rappresentano una speranza per frenare il disegno autoritario di Fratelli d'Italia (il partito della Meloni) e della Lega di Salvini. Altrettanto ridicolo è proporre in alternativa alla Meloni una figura come Draghi e le politiche neoliberiste europee, quando sono proprio loro ad aprire la strada alla destra.

Da parte loro, i sindacati di maggioranza sono rimasti passivi per mesi di fronte all'azione del governo, anche se avrebbero dovuto mobilitare la classe operaia fin dall'inizio. Il loro atteggiamento è grave e rende difficile lanciare una vera lotta contro un governo che avvelena la società.

La costruzione di un movimento politico e sociale antifascista è stata finora intrapresa esclusivamente dalle forze della sinistra radicale, dalle correnti sindacali combattive e dai settori intellettuali minoritari.

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